“I democratici fanno gli ambientalisti con il portafoglio degli altri. Il PD dichiara guerra alla plastica sulla pelle delle imprese, ma la Regione fa business con gli inceneritori. Il 96% della plastica raccolta nel capoluogo va in ‘fumo’! A Roma, da un lato, dichiarano guerra agli imballaggi monouso, a Modena, dall’altro, il business della municipalizzata è raccogliere plastica da bruciare nell’inceneritore di via Cavazza”.
Lo affermano la deputata emiliana di Forza Italia Benedetta Fiorini e il consigliere provinciale di Modena di Forza Italia Antonio Platis.
“Questo è un vero e proprio controsenso – continuano Fiorini e Platis – che fa imbufalire ancor di più il tessuto produttivo messo in croce dalla “plastic tax”. Come sempre in questa Regione viene fatta la morale con i soldi degli altri.
La principale municipalizzata della Regione, Hera spa, destina all’inceneritore di Modena qualcosa come il 94% della raccolta differenziata di plastica effettuata nel capoluogo. Rifiuti, per giunta, non sufficienti a ‘sfamare’ l’impianto e quindi Hera fa incetta di scarti anche di altri territori. Nel 2017 sono state ‘mangiate’ 209mila tonnellate di rifiuti, il 25% era plastica.
In pratica sono stati bruciati l’equivalente di un milione di barili di petrolio.
Non è tollerabile avere sempre due pesi e due misure. Se si vuole affrontare la tematica ambientale non si può prescindere da queste considerazioni. Altrimenti – proseguono i due esponenti di Forza Italia – il dubbio che la “plastic tax” sia solo un comodo balzello per ripianare velocemente i conti in rosso di questo Governo è più che legittimo.
L’esecutivo Conte ha dimostrato di non conoscere il problema e di non aver contezza dell’impatto sul nostro territorio regionale della tassa sulla plastica.”
“Infine – conclude Fiorini – ho già predisposto una interrogazione parlamentare perché sulla questione vogliamo chiarimenti da parte del presidente del Consiglio”.