MIRANDOLA -A Mirandola si parla del dottor Mario Merighi. L’Università della libera età “Bruno Andreolli” di Mirandola, in vista del cinquantesimo dalla morte del dottor Mario Merighi, sabato 16 novembre alle ore 16.00 presso la Scuola F. Montanari focalizzerà l’attenzione sulla figura dell’illustre cittadino mirandolese, insieme al presidente del Circolo Medico Mario Merighi, Dott. Nunzio Borelli ed al Prof. Franco Verri autore dell’opera “Merighi un medico fra la gente”.
Figura straordinaria e fondamentale quella di Mario Merighi, per la società civile mirandolese. Con il referendum del 2 giugno 1946 i Mirandolesi furono chiamati ad eleggere i rappresentanti nell’Assemblea Costituente; Mirandola espresse come deputato alla Costituente il dottor Mario Merighi, presidente dell’ospedale Santa Maria Bianca ed esponente di spicco dell’antifascismo.
Merighi (Viterbo 9 settembre 1876 – Mirandola 11 aprile 1970) si laureò in medicina e chirurgia a 23 anni presso l’Università di Modena.
Fu capitano medico durante la 1 guerra mondiale e per questo fu insignito della Croce al merito di guerra. A Mirandola fu medico condotto e poi ospedaliero e tisiologo di fama nazionale.
Si interessò di bonifica idraulica con l’obiettivo di migliorare anche in questo modo la salute dei Mirandolesi. Come direttore dell’Ospedale Santa Maria Bianca si adoperò per curare e poi organizzare la fuga dei partigiani feriti. Per questo fu inviso al regime fascista che non gli risparmiò agguati e botte di intimidazione.
Fondò varie associazioni e cooperative per risollevare le condizioni dei contadini e degli operai, amatissimo dalla cittadinanza per la sua conoscenza medica che dispensava a tutti indistintamente e per la sua umanità. Fu Presidente della Cassa di Risparmio di Mirandola ed anche in questo ruolo espresse la sua visione di giustizia e solidarietà.
Socialista fin da quando era giovane studente, Merighi è stato una delle figure politiche più significative della recente storia di Mirandola e non solo. In sede di Assemblea Costituente diede il suo contributo proponendo un articolo (32) in cui viene espresso “…la tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e come generale interesse della collettività. A tale diritto corrisponde, nell’individuo stesso, il dovere di tutelare la propria sanità fisica anche nel rispetto della stessa collettività.” Fu decisivo nella formulazione dell’articolo 38 affrontando i temi dell’assistenza, della prevenzione, della previdenza, dell’inserimento nell’ambito lavorativo delle persone con disabilità e della tutela degli inabili a causa del lavoro.
A ricordo della sua attività parlamentare è dedicata la piazza principale: Piazza della Costituente.