Dopo il passaggio della piena dei fiumi, la Provincia nella notte tra mercoledì 20 e giovedì 21 novembre ha riaperto il ponte di Navicello vecchio a Modena sul fiume Panaro lungo la diramazione della strada provinciale 255 tra Modena e Nonantola e sul Secchia il ponte Motta sulla provinciale sulla provinciale 468 tra Carpi e Cavezzo, il ponte Pioppa sulla strada provinciale 11 e il ponte di Concordia sul fiume Secchia, sulla provinciale 8. A Finale è stata chiusa la falla nell’argine del Diversivo che aveva determinato l’allagamento delle campagne circostanti.
Va meglio e c’è un lento ritorno alla normalità anche a Modena, dove in località Albareto si erano registrati pesanti allagamenti a causa dell’alto livello del Naviglio, che hanno coperto anche le campagne fino a Bastiglia. Non si poteva certo aspettare che finisse la pioggia per far abbassare le acque del Naviglio facendole sversare nel Panaro attraverso il meccanismo delle porte vinciane di Bomporto che si attiva automaticamente quando il livello dei due fiumi è adeguato. Così le idrovore hanno lavorato incessantemente per giorni per scaricare le acque del Naviglio in piena nel Panaro, fino a quando nella mattinata si sono aperte le porte vinciane. E’ accaduto quando il llivello del Naviglio si è abbassato attraverso l’azione svolta dai tecnici Aipo sulle casse di espansione del Panaro nei pressi di Sant’Anna e che hanno ridotto il flusso di acqua verso la pianura. Adesso il Naviglio scarica nel Panaro. E nel frattempo, ha anche smesso di piovere.
E in attesa della prossima ondata di maltempo che è giù prevista per il weekend, adesso è il momento di ringraziare tutti quelli che si sono dati da fare affinchè tutto andasse per il meglio.
Scrive la sindaca di Bastiglia, Francesca Silvestri
L’acqua sta defluendo e siamo ancora al lavoro perché tutto ritorni alla normalità. Mille volte grazie a tutti coloro che hanno contribuito a questo grande e faticoso lavoro: GRAZIE!
Le fa eco la sindaca di Cavezzo Lisa Luppi
Ringrazio tutti coloro che a vario titolo sono stati coinvolti attivamente nella gestione di questa emergenza, in particolar modo i volontari di protezione civile e i dipendenti comunali.
A Novi
L’Amministrazione Comunale ringrazia tutti i volontari del Gruppo Comunale di Protezione Civile che si sono adoperati con la solità generosità e professionalità per fronteggiare anche quest’ultima allerta.
A Concordia
L’Amministrazione comunale ringrazia il personale del comune, la Polizia Municipale, i tecnici della Protezione Civile regionale, il Gruppo Comunale di Volontari di Protezione Civile e tutti i volontari che in questi due giorni hanno lavorato ininterrottamente per garantire la sicurezza dei concordiesi.
MALTEMPO, IL SINDACO DI MODENA “GRAZIE ALLA PROTEZIONE CIVILE”
Muzzarelli è intervenuto in Consiglio comunale per fare il punto sulla situazione dell’allerta, ancora in corso. “Ok la richiesta della Regione di stato d’emergenze”
Ha ringraziato le migliaia di persone che negli ultimi giorni, a Modena e in buona parte della regione, sono state al lavoro per affrontare le situazioni create dal maltempo e dalle criticità idrauliche, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli intervenendo oggi, giovedì 21 novembre, in Consiglio comunale per un’informazione sull’allerta che, ha precisato, non è ancora terminata.
Muzzarelli ha citato, oltre a prefetto e presidente della Regione, i Vigili del Fuoco, l’Agenzia Regionale di Protezione Civile, Aipo, le strutture comunali, le forze dell’ordine, la polizia locale e il sistema sanitario. Un ringraziamento particolare lo ha riservato al sistema di volontariato di protezione civile che “accompagna e assiste tutte le istituzioni e, nel caso del Comune di Modena, collabora con i tecnici comunali e la Polizia locale nelle diverse fasi di applicazione del Piano comunale di Protezione Civile: 80 i volontari che negli ultimi giorni hanno coperto oltre 120 turni di lavoro”.
Dopo aver ricordato l’eccezionalità delle precipitazioni e le caratteristiche del fenomeno (con lo scioglimento nella neve in montagna che ha contribuito a innalzare il livello dei fiumi), il sindaco ha ripercorso le fasi principali degli interventi di questi giorni sottolineando come nella zona di Albareto rimanga ancora alta l’attenzione. La campagna rimane ancora allagata a causa della tracimazione dei canali e nella notte è stato previsto anche un presidio fisso per le case sparse e le attività della zona, ma con l’apertura dei portoni vinciani di questa mattina si prevede il deflusso nelle prossime ore.
Rimane ancora chiuso, invece, il ponte di via Curtatona sul Tiepido a causa di problemi che si sono creati sulla sede stradale.
Muzzarelli si è soffermato anche sugli allagamenti sparsi di domenica mattina in città dovuti essenzialmente alla difficoltà del sistema fognario di drenare velocemente l’acqua che, quindi, con i canali di scolo già pieni, ha ristagnato. Le segnalazioni sono state circa 200, con anche danni a scantinati e locali a piano terra, soprattutto nelle zone di Freto-Tre Olmi, Madonnina (verso Modena Ovest), via Cesare Costa (angolo Ruffini-Cesari), via Barchetta. “Ho già chiesto di mettere in agenda una verifica tecnica di ciò che è successo – ha annunciato il sindaco – coinvolgendo tutti i soggetti interessati. Questi fenomeni estremi di pioggia sono sempre più frequenti e l’ambito urbano deve adattarsi nel modo migliore al cambiamento climatico”.
Nel frattempo, è già stata avviata la ricognizione dei danni pubblici e privati in funzione della richiesta di Stato di emergenza avanzata prontamente dalla Regione al Governo con il “pieno impegno di tutti, ci auguriamo, a garantire il rimborso dei danni”.
Il Comune ha attivato la procedura per la segnalazione via mail da parte dei privati (emergenza.novembre2019@
Il sindaco ha concluso l’informazione annunciando che chiederà un aggiornamento ad Aipo dei lavori realizzati, di quelli in corso e di quelli che devono essere completati. “Molte opere del Piano da 210 milioni di euro per fortuna sono state portate a termine – ha spiegato Muzzarelli – e ora, insieme alla Provincia e ai Comuni, faremo il punto su quei 60 milioni di interventi non ancora realizzati. Il nodo idraulico modenese richiedere un’attenzione particolare”.
IL PUNTO DELLA REGIONE
Sono ancora 168 i volontari attivi tra modenese, ferrarese e bolognese dopo l’ondata di maltempo che si è abbattuta nei giorni scorsi in Emilia-Romagna, impegnati nello svuotamento di cantine, pulizia delle strade, monitoraggio dei fiumi, in particolare Reno e Idice.
A Budrio (Bo), dove si è registrata la situazione più critica con la falla sull’argine dell’Idice chiusa al tempo record di due giorni, restano 20 persone, sulle 300, che non possono rientrare per motivi di sicurezza nelle loro case. Intanto proseguono e si accelerano i lavori nel cantiere per ripristinare l’argine.
Le previsioni meteo diramate dall’Agenzia regionale di Protezione civile su dati Arpae, autorizzano a ritenere che nei prossimi giorni il territorio regionale non sarà interessato da piogge consistenti. Dovrebbero verificarsi solo rannuvolamenti e piogge deboli e sparse, in gran parte limitate al crinale appenninico occidentale. Dalle ore serali di venerdì è prevista una intensificazione delle piogge sull’Appennino occidentale, con fenomeni localmente anche a carattere di rovescio.
In tutto il territorio regionale sono in corso sopralluoghi tecnici per verificare le conseguenze delle piene dei giorni scorsi, con schede di rilevazione dei danni che serviranno per la richiesta di dichiarazione di stato di emergenza già annunciata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
Restano condizioni di locale criticità moderata sugli argini di Secchia e Panaro per il lento deflusso delle acque, causato dalla contemporanea piena del fiume Po e nella pianura modenese, bolognese e ferrarese (zona D) per il lento deflusso della piena del fiume Reno a valle di Opera Reno, e per l’impossibilità di scarico delle acque del Cavo Napoleonico nel fiume Po.
Una nuova onda di piena del Po dovrebbe verificarsi nella giornata di sabato, a causa delle piogge previste fra Piemonte e Liguria.
In previsione dell’emanazione dei bandi per il riconoscimento dei contributi ai soggetti danneggiati, privati o imprese, la Protezione civile dell’Emilia-Romagna raccomanda, nel caso di lavori di ripristino, di conservare la documentazione delle spese sostenute (fatture e/o scontrini fiscali parlanti).