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Sciopero alla Poclain Hidraulics

da | Dic 2, 2015 | Lavoro | 0 commenti

Sciopero di un’ora ieri mattina alla Poclain Hidraulics di Gaggio di Castelfranco Emilia, proclamato dalla Rsu per protestare contro la pretesa della multinazionale francese di comandare in distacco i dipendenti del gruppo in altre divisioni, anche a migliaia di chilometri di distanza.
E’ successo 20 giorni fa proprio con un dipendente dello stabilimento di Gaggio che è stato comandato per 2 anni, a partire dal 1° dicembre, nello stabilimento di Brno in Repubblica Ceca.
Con motivazioni apparentemente legate alla professionalità del lavoratore – spiega una nota della Fiom Cigl- l’azienda in realtà impone, con pochissimi giorni di preavviso, un distacco all’estero per un lungo periodo che stravolge di fatto la vita privata di questo lavoratore con famiglia e due bimbi piccoli.
“Si tratta di un’imposizione dove i criteri della volontarietà e della condivisione del progetto non sono tenuti in alcun conto” afferma William Neri della Fiom/Cgil di Castelfranco.
La stessa normativa prevede che il distacco sia breve e oltre i 50 km devono esserci comprovate ragioni tecniche e organizzative. Insieme alla Fiom/Cgil, il lavoratore aveva fatto una proposta di 1-2 mesi di distacco a Brno in base all’obbiettivo dello stesso progetto formativo finalizzato a portare nuove produzioni a Gaggio. Ma l’azienda non è stata disponibile a contrattare questa proposta e ha proceduto d’autorità con il comando di 2 anni.
“Il rischio – aggiunge Neri – è che si tratti di una strategia finalizzata al licenziamento, che il provvedimento altro non sia che un licenziamento mascherato, di fronte all’impossibilità del lavoratore di accettare il distacco”.

Lavoratori e Fiom/Cgil chiedono perciò all’azienda di ritirare il comando del distacco, anche perché nella stessa trattativa aperta sul rinnovo dell’integrativo, di fronte alla richiesta dell’azienda sulla disponibilità a fare formazione in tutte le divisioni di Poclain (quindi in tutto il mondo), le organizzazioni sindacali e la Rsu hanno già risposto di accettare solo su base volontaria.
“In Poclain – spiega il funzionario Fiom/Cgil – c’è l’atteggiamento della multinazionale dal volto umano, disponibile a parlare con i lavoratori, con la porta del direttore del personale sempre aperta, ma a quanto pare di fronte ad un problema concreto non è affatto così”.
Nel caso non si trovasse una soluzione condivisa, la Fiom/Cgil garantirà al lavoratore l’assistenza legale e vertenziale.

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