FINALE EMILIA – I lavoratori di Finale Emilia non ci stanno e, unitamente alla RSU, a FILCTEM-CGIL ed a UILTEC-UIL, riuniti in assemblea respingono con forza e sdegno la decisione aziendale di iniziare una procedura di licenziamento collettivo per ulteriori 40 lavoratori, dopo i ripetuti ridimensionamenti degli ultimi anni che hanno coinvolto sia lo stabilimento di Finale Emilia che quello di Lainate. L’ultimo intervento infatti si è concluso appena 4 mesi orsono.
La comunicazione formale, giunta senza alcun preavviso in maniera unilaterale e inaccettabile nel metodo, fa preciso riferimento alla intenzione di mantenere un’unica unità produttiva, quella di Lainate, con conseguente dismissione dello stabilimento di Finale Emilia.
Questo in spregio a tutte le rassicurazioni che la proprietà, a suo tempo, aveva fornito circa la centralità strategica dello stabilimento Finalese ritenuto efficiente e produttivo anche perché ricostruito ex-novo utilizzando le risorse regionali del post-terremoto e dando precise rassicurazioni, anche alle istituzioni locali, della continuità produttiva dello stabilimento.
I Lavoratori, le RSU e le Organizzazioni Sindacali respingono i licenziamenti e la chiusura dello stabilimento e chiedono alla proprietà di aprire urgentemente un tavolo di confronto finalizzato a trovare soluzioni opportune che possano mantenere la produzione e l’occupazione nonché il mantenimento di uno stabilimento storico NUOVO, di importanza storica per l’area nord della provincia di Modena.
A supporto di tali rivendicazioni RSU e le Organizzazioni Sindacali unitamente ai lavoratori della Jcolors proclamano lo stato di agitazione e predispongono un primo pacchetto di ore di sciopero (16) da effettuarsi nei prossimi giorni, il blocco di tutte le flessibilità e delle ore straordinarie secondo le modalità previste dalle RSU.