L’identificazione di un caso di tubercolosi in un istituto scolastico superiore a Castelfranco Emilia, già comunicato lo scorso 20 novembre, ha indotto il Dipartimento di Sanità Pubblica e la Pediatria di Comunità dell’Ausl ad avviare le procedure previste per l’individuazione dei contatti a rischio, lo svolgimento degli accertamenti sanitari necessari, la sorveglianza sanitaria dei contatti e la comunicazione alle famiglie coinvolte. Dalle indagini eseguite è emersa la positività al test cutaneo di Mantoux per alcune persone e, ad oggi, in base ad ulteriori accertamenti, per sette ragazzi è stata accertata un’infezione tubercolare latente. Questa condizione non è sinonimo di malattia ma indica un avvenuto contatto con il bacillo della tubercolosi, a seguito del quale è indicata una terapia farmacologica che previene lo sviluppo della malattia. Le persone con infezione tubercolare latente – spiega una nota dell’Ausl – non hanno sintomi, non sono contagiose, non necessitano di isolamento e possono continuare la vita di tutti i giorni.
Sono tuttora in corso gli ulteriori controlli dei contatti e il test di Mantoux sarà esteso nei prossimi giorni alle persone che frequentano le altre classi nello stesso edificio, succursale della sede centrale. Genitori, ragazzi e personale scolastico interessati vengono informati direttamente dagli operatori dell’Ausl.