MIRANDOLA, CONCORDIA, SAN PROSPERO E SAN FELICE SUL PANARO – “Problemi gravi e urgenti”, ecco perchè si interrompe l’asilo pubblico dei bimbi da zero a 3 anni a Mirandola, San Prospero, Concordia e San Felice.
«Siamo consapevoli dei disagi causati alle famiglie e ci dispiace, ma i lavoratori dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord ci hanno chiesto di incontrarli al più presto per affrontare problemi gravi e urgenti», senza specificare altro.
Lo dichiarano i sindacati Fp Cgil Modena e Cisl Funzione pubblica Emilia Centrale a proposito dell’assemblea convocata per venerdì dicembre – dalle 9 alle 11 a Mirandola.
I duecento dipendenti dell’Unione Comuni Area Nord – soprattutto maestre d’asilo, cuochi, autisti per le scuole – hanno appena sospeso la vertenza sul salario che aveva comportato nelle scorse settimane l’interruzione del servizio asilo nido con la conseguenza che i bambini venivano mandati via da scuola a metà giornata, per poi fare rientro successivamente, ad assemblea finita. Una modalità assolutamente inedita – di solito le assemblee si fanno a inizio orario di lavoro, o alla fine o a più spesso a lavoro concluso, o ancora: ci va una rappresentanza di dipendenti che poi riferisce a tutti gli altri enon si interrompe il servizio- che aveva creato disagi a tantissimi genitori.
Stavolta, a vertenza sospesa, si replica: venerdì 400 famiglie di Mirandola, San Prospero, Concordia e San Felice dovranno portare i loro bimbi a scuola alle 7.30 o alle 8, al solito orario, andare a prenderli o farli prendere alle 9 e poi riportarli al nido alle 11. Pur continuando a pagare la retta per intero.
Uno dei temi sul piatto dell’assemblea potrebbe essere il problema sicurezza. Nei nostri asili, infatti, mancano le misure di sicurezza passive che garantirebbero di evitare le intrusioni di ladri e balordi quando le strutture sono chiuse. L’ultimo caso è avvenuto a San Felice sul Panaro: dei ladri sono entrati nottetempo e hanno rubato due computer. Dentro, c’erano le foto dei bambini. Le foto dei bimbi sono scomparse e non si sa che fine abbiano fatto, e in qauli mani siano finite.
C’è inoltre la questione sicurezza delle infrastrutture. Nonostante gli asili della Bassa siano tutti praticamente nuovi o siano stati rinnovati dopo il terremoto del 2012, ci sono situazioni problematiche. All’asilo di San Felice, ad esempio, durante uno degli ultimi temporali si è allagata mezza struttura. L’acqua si è infiltrata dal tetto e ha fatto qualche danno.