La Massese chiude il 2015 con il passaggio dalla seconda alla prima categoria (nella foto a lato la rosa che ha ottenuto la promozione in primavera), seconda in classifica con 30 punti alla fine del girone di andata e con una partita da recuperare. Un traguardo che a Massa non si esita a definire “strepitoso”. “La formazione rossonera – scrivono dalla società – era partita con il chiaro intento di salvarsi il più presto possibile (42 punti, l’obiettivo prevesto) si trova in una posizione di classifica di assoluto rispetto guadagnato con tantissima umiltà con un profilo basso, ma soprattutto con il bel gioco. Chi assiste alle gare della Massese si diverte, vede giocare al calcio, ma soprattutto vede tantissimo gol. Ci si aspettava un avvio difficile ma le aspettative sono andate oltre le più rosee aspettative. La dirigenza sapeva di avere una formazione competitiva per una buona posizione in classifica ma mai ci si aspettava un risultato così stupendo.
Una formazione di giovani di belle speranze con un telaio di giocatori di spessore e esperienza ma soprattutto di assoluta qualità tecniche. L’orchestra diretta da un maestro di assoluto valore, mister Michele Breveglieri, ha permesso di raggiungere un valore tecnico eccezionale. Il campionato è ancora lungo, ma la soddisfazione in questi 4 anni di assoluto peregrinare tra impianti sportivi vari, ha attenuato oltre misura le difficoltà logistiche”.
In effetti ancora oggi la Massese non può disputare le gare sul suo terreno di Massa Finalese. “Ci sono ancora parecchi lavori da terminare – continuano dal club rossonero – nonostante l’amministrazione si sia adoperata, ma la sostanza è sempre quella: i lavori non sono terminati e tutte le squadre della Massese oltre 200 atleti devono giocare presso altri impianti sportivi, con costi d’affitto non indifferenti, nonostante dobbiamo ringraziare chi ci ha messo a disposizione le proprie strutture. Oggi lo stadio di Massa Finalese, è ancora privo della copertura della tribuna, e mancano i lavori di adeguamento, nonostante oltre 100.000 siano stati stanziati, ma la burocrazia è lenta, nonostante le attività non si possono fermare. E’ chiaro che se per il prossimo anno la struttura non sarà definitivamente agibile, dovremo spiegare nostro malgrado le cause che possono determinare il cessare delle attività sportive, e qualcuno poi dovrà dare adeguate spiegazioni, quando certe priorità sociali indispensabili subiscono arbitrariamente ingiustificati ritardi. Vogliamo ricordare, onde evitare dubbi o cattive informazioni, che l’attività della prima squadra è interamente finanziata da persone che si adoperano per veicolare il proprio marchio con questo tipo di campionato e che solo così facendo otteniamo il loro contributo, in mancanza di essi l’attività troverebbe sbocco verso altre attività. Comunque ci si sta muovendo per cercare di affrontare la stagione 2016-17 con un programma nutrito di attività sportive, questo sempre fiduciosi che gli enti locali presposti, si attivino fin da ora per rendere interamente fruibili le struttute non da ultima l’impianto Prosolidar, una sruttura interamente finanziata da privati, che non gravera’ nella gestione alla pubblica amministrazione ma che portera’ solo benefici non solo alle comunità di Massa Finalese e Rivara, ma a tutta l’Area nord. La sua nascita permetterà di creare tantissime attività rivolte alla nostra popolazione di qualsiasi età, ma soprattutto di ridare vitalità ad un territorio ancora in ritardo nella ricostruzione del tessuto sociale lacerato dal sisma del 2012. Ci aspettiamo tantissimo dinamismo da parte dei vari settori preposti per accelerare burocraticamente e materialemnte quanto gia’ definito. Un biglietto da visita eccezionale per i prossimi impegni amministrativi che vede”.