Intervenire tempestivamente nel rilancio dell’azienda, nella ricerca di nuove commesse indispensabili per il mantenimento e la crescita occupazionale del sito finalese. E’ la richiesta che il sindacato agroindustria Flai Cgil di Mirandola e la Rsu della Casoni di Finale Emilia avanzano alla nuova proprietà, dopo che è stata resa nota la cessione ad imprenditori locali da parte della Campari.
“Negli ultimi 5 anni – ricorda Prima Pagina – l’azienda è stata prima ceduta dalla famiglia Casoni ad Averna, e poi da quest’ultima a Campari Spa. In entrambi i passaggi i marchi a maggior valore aggiunto prodotti a Finale, sono stati rilevati direttamente o rivenduti a terzi. L’azienda si mantiene oggi con la produzione e vendita di super alcolici e liquori alla Grande Distribuzione in co-packing, con un quantitativo di bottiglie notevolmente ridotto, e solo in minima parte con i liquori a marchio Casoni. «I primi segnali di difficoltà – spiega al quotidiano Erika Morselli della Flai-Cgil – si sono fatti sentire già nella primavera del 2015, quando è stata fatta una procedura di mobilità sulla parte impiegati, gestita con alcuni esuberi volontari ed incentivati, anche di lavoratori prossimi al pensionamento, ma che comunque ha lasciato forte preoccupazione tra i lavoratori».
«Già nella giornata di ieri – prosegue la sindacalista – abbiamo chiesto un incontro urgente all’azienda, certi che entro breve li incontreremo. Auspichiamo che le relazioni sindacali, instaurate e consolidate nel corso di tutti questi anni, siano mantenute ed accresciute. E chiediamo – conclude Erika Morselli – di condividere il piano industriale che preveda necessariamente tutti gli investimenti idonei al rilancio dell ‘ at t iv i t à »