Tristissimo anniversario quello di oggi: si piangono, undici anni dopo la tragedia, Ciro, Equizio, Matteo, Mauro, Vincenzo, Paolo, Francesco, Donatello, Diana, Claudia, Andrea, Daniel, Alberto, Bruno, Banca, Mario ed Anna, le vittime di quel giorno maledetto. Erano le 12.53 del 7 gennaio 2005 quando l’interregionale 2255 diretto a Bologna si scontrò con il treno merci 59308, carico di putrelle, provocando 17 morti e diverse decine di feriti. Finale, Massa e San Martino Spino piansero le loro vittime, e fu così anche a San Felice e Mirandola, luogo di lavoro di altre due delle vittime di un disastro forse evitabile.
Fu un errore umano dei macchinisti, deceduti, e non ci furono colpevoli tra i vertici delle Ferrovie, così dicono le sentenze giudiziarie. Dopo cambiò molto, a partire dalle dotazioni di sicurezza passando per i regolamenti ferroviari e soprattutto quella linea a binario unico che tale lo era da tanto, troppo tempo.
Fu uno scenario irreale quello che quel giorno si presentò ai soccorritori quel giorno. E quello che restava del treno della morte rimase lì, a pochi metri dai binari, per qualche mese, monumento immobile e finale, a ricordare una tragedia che non sarebbe mai dovuta accadere.
Il video della canzone Crevalcore 07-01-05, dedicata del cantautore crevalcorese John Strada (alias Gianni Govoni) alle vittime di quel giorno terribile