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Muore aspettando che la casa venga ricostruita, il Comune si smarca dalle accuse

da | Gen 14, 2016 | Mirandola, Ricostruzione | 0 commenti

L’assessore alla Ricostruzione del Comune di Mirandola Roberto Ganzerli interviene sulla vicenda del pensionato morto prima di vedere la sua casa ricostruita.

«Nel profondo rispetto del dolore che la famiglia Scannavini ha dovuto subire per la morte del signor Giuseppe, devo molto rammaricarmi per un articolo della Gazzetta di Modena che riporta una vicenda così grave e importante in maniera superficiale e con molte invenzioni e inesattezze. Per prima cosa la pratica di richiesta di contributi è stata presentata nel 2015 sul portale Sfinge (quindi il riferimento, relativo alla contribuzione delle opere di riparazione, è di competenza della Regione) e non Mude (dove il riferimento è il Comune). La pratica è stata rigettata a fine 2015 perché non risulta ammissibile a contributo in quanto non è stata fornita adeguata documentazione sia per dimostrare l’attestazione dell’uso del bene al tempo del sisma sia per comprovare il danno effettivamente subito. Quindi il Comune, non esistendo una pratica Mude, non è il riferimento per il rilascio del contributo e la pratica Sfinge non è arrivata quattro anni fa ma solo diversi mesi fa. In Comune è stata invece presentata una pratica Suap (relativa alla demolizione e ricostruzione dei fabbricati destinati a deposito e non per l’abitazione) per la quale sono state chieste integrazioni che sono arrivate il 9 novembre 2015. La pratica risulta in corso di esame per la chiusura e l’efficacia del titolo abilitativo. Il Comune per la sua parte politica e amministrativa si è sempre messo dalla parte dei cittadini per cercare delle soluzioni  nel pieno rispetto delle ordinanze e della legalità innanzitutto perché si parla di soldi pubblici che devono andare per la ricostruzione: qualcuno spesso se lo dimentica. La ricostruzione sarà meno complessa e più veloce se ci concentreremo tutti quanti sui problemi reali affrontandoli per quello che sono: non c’è bisogno di inventarne di nuovi. Ribadiamo la disponibilità ad incontrare tutti come è sempre avvenuto per cercare le soluzioni migliori e nella legalità ma necessariamente serve la disponibilità in primis dei soggetti committenti.

Alla famiglia Scannavini vanno le condoglianze dell’Amministrazione comunale per la perdita del congiunto».

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