Con una lettera inviata direttamente via mail ai sindaci (o alle rispettive segreterie) di Bomporto, Bondeno, Campodsanto, Carpi, Cavezzo, Concordia, Finale, Medolla, Mirandola, Novi, San Felice, San Possidonio, il comitato Sisma.12 chiede ai sindaci del cratere terremotato di richiedere pubblicamente al Governo, al Parlamento ed al Commissario Delegato, un celere provvedimento di sospensiva della ripartenza dei mutui sulle case inagibili causa terremoto e successivi eventi alluvionali “fino alla riottenuta agibilità dell’immobile o, in subordine, fino al 31 dicembre 2016”.
Ecco, di seguito, l’invito di Sisma.12:
INVITO AI SINDACI
relativamente alla ripartenza dei mutui sulle case inagibili causa terremoto e successivi eventi alluvionali
considerato
– che la ricostruzione post sisma non è ancora completata e che sono parecchi i nuclei familiari ancora fuori dalla loro abitazione che tra questi sono diversi quanti hanno in essere un mutuo sulla casa che, al momento, risulta non utilizzabile
– che comunque le famiglie impegnate nella ricostruzione della propria casa, nonostante il contributo previsto, stanno generalmente sostenendo di tasca propria delle spese vive per arrivare al completamento della ricostruzione della propria abitazione
considerato
– che la legge 93 del 26 giugno2014 prevedeva sia per i Comuni che per i cittadini colpiti dal Sisma del maggio 2012 e successivi eventi calamitosi la possibilità di posticipare il pagamento delle rate dei mutui in essere con le Banche fino al 31 dicembre 2015
– che, nella Legge di Stabilità appena approvata dal parlamento, questa possibilità è stata nuovamente concessa ai Comuni fino al 31 dicembre 2016 ma è stato “dimenticato” di estenderla ai cittadini colpiti
– che detto beneficio dovrebbe essere inserito con un emendamento nella legge “mille proroghe” ma che, intanto, i pagamenti delle rate sono comunque ripartiti
considerato infine
– che erano stati presi dal Governo impegni formali in merito alla approvazione di questo provvedimento e che esso, pur dando un forte segnale di solidarietà rispetto ai disagi che la popolazione della Bassa deve ancora affrontare a quasi quattro anni dal sisma, graverebbe in maniera quasi inconsistente sulla spesa pubblica
chiediamo
ai Sindaci ed alle Amministrazioni dei Comuni dell’Area terremotata di attivarsi rapidamente al fine di richiedere pubblicamente al Governo, al Parlamento ed al Commissario Delegato / presidente della Regione Emilia Romagna, un celere provvedimento di sospensiva della ripartenza dei mutui ai cittadini che, possedendo i requisiti già richiesti nell’ambito della legge 93 del 26 giugno 2014, ne facessero richiesta fino alla riottenuta agibilità dell’immobile o, in subordine, fino al 31 dicembre 2016.