Per agevolare gli studenti di terza media, nel modenese sono oltre 6.500, nella scelta dell’istituto superiore da frequentare il prossimo anno scolastico (il termine delle iscrizioni scade il 31 gennaio), la Provincia pubblica una guida dove sono illustrati tutti gli indirizzi, le articolazioni e le opportunità di studio nel modenese.
L’opuscolo, dal titolo “Ho finito le medie, mi piacerebbe fare…”, edizione 2020, è disponibile on line sul sito www.istruzione.provincia.modena.it.
La guida riporta anche i nuovi indirizzi che partiranno il prossimo anno scolastico, approvati di recente dalla Provincia allo scopo di arricchire l’offerta formativa e adeguarla alle esigenze del mercato del lavoro e del territorio, nel rispetto delle peculiarità degli istituti: all’istituto “Luosi” di Mirandola e all’istituto “Cavazzi” di Pavullo, nell’ambito dell’istruzione professionale, parte l’indirizzo “Servizi per la sanità e l’assistenza sociale”, una figura richiesta dal mercato del lavoro; all’istituto “Venturi” di Modena l’indirizzo “Servizi culturali e dello spettacolo”, sempre all’interno dell’istruzione professionale, che consente l’acquisizione di competenza nell’ambito della grafica pubblicitaria anche multimediale, mentre all’istituto “Corni” di Modena e all’istituto “Galilei” di Mirandola partirà la declinazione dedicata all’industria metallurgica e metalmeccanica, all’interno dell’indirizzo professionale “Industria e artigianato per il made in Italy”, mentre a Pievepelago, all’interno dell’istiuto “Cavazzi” e possibile iscriversi al liceo sportivo degli sport invernali.
Proseguono, intanto, nei fine settimana di gennaio, gli incontri di orientamento nelle scuole superiori che seguono i “saloni dell’orientamento” dove docenti e studenti dei singoli istituti superiori, nelle scorse settimane, hanno illustrato le caratteristiche principali del piano formativo e le opportunità professionali.
Per quanto riguarda gli iscritti all’anno scolastico in corso, i ragazzi modenesi scelgono gli istituti tecnici in misura maggiore rispetto al resto del paese, come avviene anche per l’istruzione professionale; bene anche i licei, ma con percentuali inferiori rispetto al dato nazionale.