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Muore sul lavoro a Mirandola, imprenditrici condannate

da | Gen 22, 2016 | Mirandola, Lo sai che... | 0 commenti

Era morto a Mirandola poco lontano dal supermarcato Famila dove aveva appena scaricato la carne che doveva consegnare, un peso da cento chili. Ora il Tribunale ha sottoscritto il patteggiamento con le condanne per i suoi datori di lavoro, tre imprenditrici reggiane.

Si è accertato infatti che il facchino, un 54enne, originario del Marocco “soffriva di cuore, una patologia già nota da almeno vent’anni ai medici che – spiega Modena Today – lo avevano avuto in cura e che avevano ordinato in tre occasioni il ricovero in ospedale. Una situazione che avrebbe dovuto riguardare da vicino anche le scelte dei datori di lavoro del 54enne, che dal 2010 era assunto a tempo indeterminato presso una ditta di trasporti reggiana, con mansioni di facchino.

Perchè ad un uomo nelle sue condizioni era indicato di trasportare 100 kg di carne dentro e fuori da un camion-frigo? E’ la domanda che si è posta anche la Procura di Modena, che ha chiesto il rinvio a giudizio per i titolari dell’impresa di trasporti, con l’ipotesi di omicidio colposo”.

Ora il Tribunale di Modena ha emesso la propria sentenza a seguito del patteggiamento degli imputati: “le due titolari dell’impresa (che si sono susseguite in quella posizione negli ultimi anni) sono state condannate rispettivamente ad un anno e un mese e ad 11 mesi, mentre la madre, che aveva le funzioni concrete di affidamento delle mansioni ai dipendenti, ha patteggiato – prosegue il giornale –  un anno e sei mesi di pena. La vicenda giudiziaria si sposterà quindi in sede civile per i risarcimenti alla famiglia”.

 

 

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