MIRANDOLA- Si mette d’accordo con due ladri per rapinare il luogo dove lavora: per questo motivo un giovane del posto, italiano e incensurato, è finito nei guai.
Alle prime luce dell’alba dell’8 marzo dell’anno scorso due soggetti armati di pistola sono entrati in una sala slot di Mirandola ed hanno consumato una rapina, impossessandosi dei circa 35mila euro che gli addetti stavano conteggiando proprio in quei minuti.
I carabinieri della Compagnia di Carpi, dopo aver concluso un’articolatissima attività di indagine coordinata dalla Procura di Modena (Dr. Marco Niccolini), mercoledì mattina hanno dato esecuzione ad una misura cautelare con cui il GIP del Tribunale modenese (Dr. Andrea Scarpa) ha disposto la custodia in carcere nei confronti dell’addetto alla sicurezza il quale, la notte della rapina, d’accordo con gli altri due, ne aveva agevolato l’ingresso, dapprima preavvertendoli e successivamente consentendogli di scappare indisturbati.
Gli autori materiali del fatto, anch’essi indagati, sono invece due nomadi pregiudicati indagati e raggiunti da informazione di garanzia.
Secondo le indagini il vigilante, 30enne del posto, aveva stretto un accordo coi due e si era sparito coi rapinatori. I sospetti era nati dalla visione delle immagini delle telecamere di sorveglianza che mostravano i due rapinatori all’interno della sala slot agire con calma, a loro agio. Troppo perché fosse una normale rapina.