Caduta rivinosa per il Movimento Cinque Stelle. Nella Bassa, come in tutta la regione Emilia-Romagna, si certifica la parabola discendente di un partito che è arrivato a essere il più votato d’Italia. Era appena l’altro ieri: oggi fatica a entrare in Consiglio regionale. Ma con 103 mila voti e il 4,74% delle preferenze ce la fa, e il sistema elettorale lo premia con due seggi.
Uno di questi va alla Bassa, ed è di Giulia Gibertoni, Mirandola. Entra con 683 voti (il mirandolese Roberto Lodi della Lega, che di voti ne ha presi oltre 2 mila, invece per lo stesso sistema elettorale non ce la fa), ed è alla sua seconda esperienza.
Nel gruppo consiliare ormai all’osso, sarà a Bologna con Silvia Piccinini, l’altra eletta. Non ce la fa neanche il candidato presidente Simone Benini. Lui – a proposito – ha preso circa 2 mila voti in meno della sua lista (81 mila).
E’ nel Movimento 5 Stelle che si è realizzato molto voto disgiunto, un modo per arginare l’avanzata della Lega e fare vincere Bonaccini del Pd. Poco male, i due gruppi a Roma sono alleati e governano assieme.
Ma che confusione per gli elettori, che tra l’altro si sono trovati il loro storico leader Piergiorgio Rebecchi candidato direttamente col Pd.
A proposito, come è andata? Ha avuto solo 334 voti. Un risultato pessimo, anche alla luce del fatto che tutti gli altri candidati del Pd hanno avuto migliaia e migliaia e di voti.