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In estate i lavori per il nuovo ponte di Bomporto e la messa in sicurezza di ponte Motta

da | Feb 8, 2016 | In Primo Piano, Finale Emilia, Cavezzo, Bomporto | 0 commenti

Tra viabilità ed edilizia scolastica la Provincia di Modena ha in programma nel 2016 e 2017 interventi già finanziati per quasi 70 milioni di euro: oltre 50 per la viabilità e oltre 20 milioni per le scuole.Eccoli nel dettaglio:

SCUOLE
Per qaunto riguarda le opere di edilizia scolastica programmate nella Bassa, è in programma un ulteriore al polo Calvi-Morandi di Finale Emilia, mentre la Provincia sta completando le procedure l’assegnazione dei lavori del nuovo Galilei (quasi 11 milioni di euro). Nel resto della provincia entro il 2016 partiranno anche i lavori di ripristino del Venturi a Modena nella sede di via dei Servi tuttora inagibile; sono in corso, invece, i lavori di ampliamento del Fermi sull’area della palazzina ex Bidinelli demolita a causa del sisma. Interventi all’ex Deledda per consegnare nuovi spazi al Venturi e al polo Guarini-Wiligelmo di Modena che partono in febbraio, interventi di ristrutturazione al Barozzi, Tassoni, Cattaneo, Fermi e al Deledda sempre di Modena, al Baggi, Formiggini e al Morante di Sassuolo, al Cavazzi-Sorbelli di Pavullo, l’ampliamento del Meucci a Carpi (oltre due milioni di euro) e l’adeguamento sismico della palestra del polo scolastico di Pavullo.

VIABILITA’

Ecco come sarà il nuovo ponte di Bomporto

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Per quanto riguarda la viabilità entro l’estate partiranno i lavori previsti per snellire il traffico nei collegamenti tra la provincia e la città di Modena: la nuova rotatoria sulla statale 12 del Canaletto nella zona del passo dell’Uccellino, parte di un progetto più complessivo di razionalizzazione dei collegamenti tra Modena e Carpi che prevede anche l’ampliamento della provincia 413 tra S.Pancrazio e il ponte sul Secchia a Modena.
In estate partiranno anche i lavori del nuovo ponte di Bomporto, un progetto che ha un costo di oltre quattro milioni di euro finanziato dalla Regione nell’ambito dei lavori post sisma; i lavori per la messa in sicurezza del ponte Motta a Cavezzo, del ponte sul canale Acque basse modenesi a Fossoli di Carpi; in Appennino, sempre in estate partiranno i lavori del ponte La Piana sul torrente Dragone a Palagano, mentre sono già partiti quelli per il consolidamento della provinciale 20 danneggiata da una frana a Prignano. Previsto anche l’ampliamento della strada provinciale 623 tra il casello di Modena sud e Spilamberto per snellire la circolazione tra Modena e Vignola.
Nel 2017 sono previsti, invece i lavori della tangenziale di S.Cesario (25 milioni messi a disposizione da società Autostrade nell’ambito dei lavori complementari della quarta corsia dell’Autosole); i lavori complementari lungo la nuova tangenziale di Nonantola, i lavori di ampliamento e l’adeguamento lungo la provinciale 468 tra Carpi e Correggio. Nel programma della Provincia spiccano anche i lavori per il completamento della Pedemontana: per un tratto già finanziato (otto milioni e mezzo di euro) sarà eseguito un nuovo progetto, mentre il tratto conclusivo, tra la provinciale 17 e via Montanara a Castelvetro, deve ancora esser finanziato dalla Regione per un investimento di quasi 12 milioni di euro.

Il piano delle opere pubbliche è stato presentato oggi al Consiglio provinciale da Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia, e da Alessandro Manni, direttore dell’area Lavori pubblici dell’ente. «Le risorse – ha precisato Muzzarelli – per realizzare questi interventi provengono esclusivamente da altri enti con destinazione vincolata al singolo progetto; dal fondo per la ricostruzione, oppure dalla Banca europea degli investimenti, dal Governo, dalla Regione o dall’Autobrennero e da società Autostrade per effetto di accordi degli anni scorsi. La Provincia, infatti, per effetto dei rimborsi allo Stato previsti dalla legge di Stabilità, presenta tuttora un disavanzo di dieci milioni che ci impedisce di approvare il bilancio e finanziare nostri investimenti. Non riusciamo per ora neanche a prevedere un piano adeguato con nostre risorse per le manutenzioni sia scolastiche che viarie. Per questo – sottolinea Muzzarelli – il Governo deve intervenire con un nuovo decreto che sblocchi le risorse necessarie per metterci nelle condizioni di adempiere alle nostre competenze fondamentali che sono la viabilità e le scuole».

 

 

 

 

 

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