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Pd San Felice, Guicciardi “Bene recupero del partito, ora parlare alle periferie”

da | Gen 31, 2020 | San Felice sul Panaro | 0 commenti

Il Pd a San Felice recupera poco più di cento voti in otto mesi, anche se il centrodestra, pur in calo di consensi, resta maggioritario. L’analisi del segretario Pd di San Felice Nicolò Guicciardi:

“La vittoria di Stefano Bonaccini alle elezioni regionali è un’importante iniezione di fiducia per la nostra area politica e ci indica come i cittadini sappiano scegliere tra chi per cinque anni ha amministrato in costante contatto col territorio e chi invece si è presentato qui solamente in occasione di questa tornata elettorale. Positiva anche la ripresa del Partito democratico a San Felice sul Panaro – che guadagna poco più di cento voti in termini assoluti rispetto alle elezioni europee del maggio scorso – frutto di un importante lavoro e della presenza costante tra i nostri concittadini in questi mesi. Tanto però resta ancora da fare nel nostro paese in cui la Lega e il centrodestra, seppur in calo di consensi, restano in vantaggio. Mai come in questa tornata elettorale la frattura tra i risultati ottenuti in città e quelli in provincia risulta così evidente. Spetta a noi continuare in questa direzione, ascoltando le preoccupazioni della nostra gente e lavorando dal basso mettendo al centro delle politiche regionali le istanze concrete per il nostro territorio. Una su tutte, la viabilità e il miglioramento dei collegamenti tra i nostri piccoli centri a grandi realtà come Modena e Bologna. Continuiamo così, lavorando di squadra tra tutti i Circoli e le realtà associative più vive dell’Area Nord, per costruire una proposta politica alternativa e più credibile rispetto ad un centrodestra che in questi mesi ha dimostrato assenza di visione e di progetti per il nostro territorio”.

“Occorre lanciare un “Progetto di sviluppo sostenibile e giusto per l’Asse Cispadano”: è l’idea su cui si baserà il lavoro del Partito democratico dell’Area Nord per i prossimi mesi. Lo conferma il coordinatore Pd dell’Area Nord Simone Silvestri che analizza il risultato delle elezioni regionali sul territorio, più complesso di quanto possa apparire a prima vista. “Il completamento della ricostruzione post-sisma e la realizzazione dell’Autostrada Cispadana – dice Silvestri – saranno i fattori fondamentali in grado di generare una nuova stagione di politiche pubbliche”.  Ecco la nota di Simone Silvestri:  

“Medolla ha premiato Bonaccini, ma nei restanti Comuni dell’Area nord hanno prevalso i voti per la Borgonzoni. Sembrerebbe un risultato nettamente a favore del centrodestra, ma i numeri disegnano una realtà più complessa. Innanzitutto si è fermata la crescita del centrodestra e della Lega, che cala come numero di voti assoluti e nelle percentuali. La Lega è passata dal 42,8% delle Europee al 39,4 delle Regionali, perdendo in pochi mesi 2.312 voti. Nella coalizione di centrodestra, di fatto, poi, sparisce Forza Italia, mentre l’unico partito che ha un buon risultato nella Bassa è Fratelli d’Italia. Nei fatti, quindi, la narrazione strumentale della Lega di un territorio dove non funziona nulla non ha pagato in termini di consenso per Salvini, anzi. La conferma nella performance dei candidati leghisti che non hanno segnato successi particolari, ad eccezione di Lodi e nella sola Mirandola. Un consenso, quello di Lodi, comunque molto inferiore rispetto a quello raccolto da Palma Costi. Il consenso per la Lega, quindi, sembra molto più frutto di temi e leader nazionali piuttosto che del gruppo di amministratori ed esponenti locali. Il centrosinistra e il Pd, pur ancora minoritari, hanno ripreso ad aumentare i consensi ovunque (il Pd è passato dal 28% al 31,3%, raccogliendo 695 voti in più) sicuramente per merito della forza della candidata Costi, ma anche frutto di un lavoro serio svolto in questi mesi su temi importanti, a partire dall’ospedale. E’ un lavoro che continueremo: non daremo tregua al centrodestra che dimostra di non avere nessun progetto per le nostre comunità. Come Partito democratico siamo convinti che il completamento della ricostruzione post-sisma e la realizzazione dell’Autostrada Cispadana siano i fattori fondamentali in grado di generare una nuova stagione di politiche pubbliche per un ulteriore cambio di passo per questi territori. Occorre, quindi, costruire un Progetto di Area vasta, sostenuto da un piano di investimenti mirati ad innalzare il capitale territoriale per quest’area che parte dal Basso Parmense alla Bassa Reggiana, passando per la Bassa Modenese e il Ferrarese. Incalzeremo la Regione, le Province interessate e le comunità di quest’area per sviluppare un “Progetto di sviluppo sostenibile e giusto per l’Asse Cispadano” con priorità volta al lavoro di qualità, alle nuove attività imprenditoriali e professionali, all’innovazione e al rafforzamento del sistema educativo, formativo e della ricerca, all’ambiente e turismo sostenibile (agricoltura moderna, fiumi e sistema idraulico, percorsi turistici, ospitalità diffusa), alla qualità delle città e delle piccole comunità (sostenendo servizi pubblici, offerta culturale, servizi di comunità), al rafforzamento delle reti e dei collegamenti infrastrutturali (tratti ferroviari di collegamento, mobilità elettrica, piste ciclabili). Come Partito democratico abbiamo accettato la sfida e continueremo a lavorare nella direzione intrapresa”.

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