Continua a salire il numero complessivo delle denunce per truffa, in particolare per quelle on line, dei cittadini mirandolesi e dell’Unione dei Comuni dell’Area Nord. Dalla truffa vera e propria alla sostituzione di persona, passando per l’indebito utilizzo di carta di credito: questo il panorama nel quale si muovono i sempre più numerosi truffatori, che colpiscono ignari cittadini di ogni età, sesso ed estrazione sociale.
“E’ più che raddoppiato il numero complessivo di truffe e clonazioni di carte di credito – afferma il dirigente del Commissariato P.S. di Mirandola Vice Questore Aggiunto Dott.ssa Laura Amato – poiché siamo passati dalle 20 denunce, sporte presso questi Uffici, del 2014 alle 41 del 2015. Numeri che hanno suscitato attenzione da parte delle Polizia di Stato di Mirandola, impegnata da sempre su molti e diversificati fronti, che ha quindi incrementato gli sforzi investigativi per identificare quanti più truffatori possibile. Abbiamo dato un ulteriore impulso all’attività investigativa – continua la Dott.ssa Amato – e questo ci ha consentito di passare dai 3 identificati e denunciati del 2014 ai 15 del 2015 e, ovviamente, continuiamo ancora con tutti gli accertamenti possibili, nessuno escluso”.
Le truffe vere e proprie spaziano davvero in tutti i campi: “Il metodo classico è l’annuncio sui siti specializzati per la compravendita di oggetti usati, per i quali si passa dal gettonato settore hi tech che riguarda smartphone, tablet e computer, ad articoli d’arredo, parti di ricambio o accessori per autoveicoli, gioielli e persino oggetti d’arte – prosegue Amato – In genere le vittime, vedendo che nell’annuncio vi sono numeri di telefono, indirizzi mail e codici IBAN dei venditori, ritengono che l’annuncio sia veritiero e, d’istinto, sono portati a fidarsi dell’inserzionista. Nella realtà, molto spesso i telefoni risultano intestati a persone inesistenti, gli indirizzi mail sono registrati su provider esteri, per i quali sono necessarie particolari autorizzazioni della magistratura per individuarle, mentre i codici IBAN sono quasi sempre relativi a carte di credito ricaricabili” sottolinea il Dirigente del Commissariato P.S. di Mirandola. “Altre truffe vengono consumate invece non per mezzo dei siti classici di inserzioni varie, ma attraverso veri e propri siti che commerciano materiali di vario tipo: qui il malcapitato nota l’articolo a prezzo particolarmente vantaggioso, effettua il pagamento o il versamento della caparra, ma quando si rende conto che quanto ordinato non gli sarà mai recapitato, il sito internet risulta già chiuso ed i relativi titolari irreperibili”.
“Emblematici i casi di alcuni cittadini mirandolesi che, dopo aver visionato un annuncio per una casa vacanze estiva, con tanto di foto a colori e contratto d’affitto inviato via mail, hanno avuto l’amara sorpresa di scoprire, a caparra versata, che non solo l’annuncio era artefatto, ma che la casa non esisteva nemmeno. Altri concittadini che, attratti da un telefono di ultima generazione piuttosto blasonato, hanno abboccato alla trappola del prezzo decisamente più basso rispetto al reale valore: versata la cospicua caparra, dell’inserzionista e del telefono non v’è più stata traccia“.
I consigli per evitare di essere truffati sono pochi e semplici: evitare, nei siti specializzati, inserzioni di articoli con prezzi troppo vantaggiosi rispetto a quelli di mercato, inserzioni con prezzi tali da richiedere il versamento di una caparra e infine articoli molto costosi.
Uno dei metodi migliori è quello di acquistare on line solo presso i grandi siti commerciali e quindi garantiti contro le frodi, nonché utilizzare i metodi di pagamento sicuri come ad esempio il circuito Paypal. “Buon senso ed attenzione sono però fondamentali e vanno oltre ogni consiglio che la Polizia di Stato può dare” dichiara la Dott.ssa Amato “ma ci rendiamo conto che davanti ad un’offerta allettante, molti cittadini credono di risparmiare e invece si ritrovano truffati”.
“Noi siamo sempre disponibili per consigli e suggerimenti”, conclude il Dirigente del Commissariato di Mirandola: “Meglio fare una telefonata o un passaggio da noi prima di procedere all’acquisto, saremo ben contenti di aiutare i cittadini”.