Sette persone denunciate e 650 mila euro di beni e denaro finiti sotto sequestro: è il frutto di un’indagine della Guardia di Finanza della tenenza di Cento che ha scoperto una truffa per gonfiare i contributi alle aziende del post-terremoto. Dei sette denunciati, quattro sono accusati di truffa aggravata ai danni dello Stato e tre di riciclaggio.
L’indagine ha rivelato “l’irregolarità dei contributi pubblici concessi a una impresa centese che aveva certificato danni per oltre 2 milioni di euro a fabbricati e macchinari aziendali – scrive l’Ansa (l’articolo completo si può consultare a questo link) – Per gonfiare l’importo dei lavori e ottenere finanziamenti più cospicui, la società proprietaria dell’immobile era ricorsa all’utilizzo di false fatture per 650.000 euro, emesse per lavori mai eseguiti e documentati da una società del tutto sconosciuta al fisco”.
La Finanza aveva già sequestrato alla stessa società 250 mila euro nello scorso mese di giugno, e i “finanzieri sono poi riusciti a rintracciare anche il resto della somma, 400.000 euro, che il sodalizio era riuscito ad ottenere quando la Regione, parte lesa, aveva liquidato la tranche a favore della impresa, di fatto inesistente, che aveva falsamente documentato di aver effettuato opere di ripristino sul fabbricato. I soldi illecitamente ottenuti erano stati fatti confluire nella disponibilità di tre degli indagati, attraverso conti intestati a società di comodo a loro riconducibili”.
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