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ArginiaMo: “Preoccupati per lo stato dei fiumi anche dopo gli interventi”

da | Feb 17, 2016 | Bomporto, Bastiglia | 0 commenti

Nasce “Nuova Concordia”, formata dai capigruppo dei paesi rivieraschi della Bassa (sulla scia della nascita del Comune di Concordia attorno al 1300, concordata tra comuni e signorie rivierasche per arginare il Secchia e definirne il percorso). Ne fanno parte per ora La Bastia, Bastiglia Futura, FDI, AN e M5S di Bastiglia; Centro-Destra, FI e M5S di Bomporto; FI, Rilanciamo Soliera e M5S di Soliera. Assenti tutte le liste facenti capo al PD.
Si tratta di dare una risposta ai cittadini, preoccupati per lo stato dei fiumi anche dopo i decantati interventi che dovevano terminare entro il 2015. Tuttora siamo alla mercé di una grande pioggia: il 10 febbraio, in piena siccità, il Secchia era già a 9,21 metri (in montagna aveva piovuto solo 70 mm in 2 giorni), cioè 6 metri al di sopra della piazza di Bastiglia e 7 su quella di Bomporto. Era già la seconda piena del 2016.
Ecco perché ArginiaMO (comitato Apolitico) si appella alla politica: che dovrebbe fare le cose. Ma la “politica” non si è degnata neppure di rispondere. Eppure i nostri amministratori sono pagati da noi!
I capi-gruppo hanno evidenziato problemi reali: chi avrebbe vigilato sullo smaltimento del limo fuoriuscito dalla rotta arginale di San Matteo? Si sarebbero visti dei camion “venderlo” a dei contadini invece di conferirlo in discarica! Questo materiale, dichiarato innocuo da Aipo, lo è davvero? Si cercherà di visionare le analisi di campionamento, perché se si tratta di un rifiuto speciale (perché è stato asportato il terreno a Villa Zuccoli?), com’è possibile rilasciare una concessione per una cava in località Cantone nella golena?
E ancora: sei mesi prima della rotta del Secchia uno studio commissionato da Aipo evidenziava che il tratto Ponte Alto – Ponte Uccellina era il più vulnerabile di tutto il Secchia. Perché non fu intensificato il controllo su quello specifico tratto? Venne anche richiesto all’Amministrazione comunale di Bastiglia “che fine” avevano fatto le schede di segnalazione di tane redatte dalla Protezione Civile durante le loro ispezioni periodiche; vogliamo consultare queste schede. Inoltre: più volte ci fu detto che il fiume “non si può dragare” ma che saranno rialzati gli argini (il ché significherebbe aumentare oltre misura la pressione sugli argini!). Eppure un ingegnere idraulico (chiamato nel 20111 dal Comune di Soliera a studiare gli scenari di possibili rotture arginali) raccomandava di dragare il fiume! (MAI FATTO dal 1973!),
Tutto questo attinge alla qualità dei lavori svolti da Aipo per la sicurezza degli argini (dopo gli sfalci in alveo rimane un sacco di materiale di risulta che andrà a toppare ancora di più i fiumi e aumentare i depositi in alveo!). Aipo, poi, non ha mai fornito le risposte sulla tempistica dei lavori, come era stato richiesto reiteratamente (anche dal Consiglio comunale di Bomporto). E i sifonamenti, segnalati insistentemente alle tre Amministrazioni, e che tuttora attraversano da parte a parte gli argini? Mai visti prima del 2009, ora obbligano i contadini a creare dei canali di scarico per non trasformare in palude i loro campi. Ma la cosa più grave resta l’assurdo Parco fluviale del Secchia, la foresta in mezzo al fiume presente da 20 anni che frena l’acqua (l’ing Batea sottolineva che l’attuale portata d’acqua massima al Bacchelo è di 400 metri cubi al secondo, contro gli 800 degli anni ’70) e fa depositare centinaia di migliaia di metri cubi di terra! A tutte queste domande i sindaci devono rispondere! Silenzio o risposte di comodo sono il contrario di sicurezza e tranquillità!
Nuova Concordia, come organo politico, si farà carico di sollecitare in tutte le sedi tutti i responsabili, con ogni mezzo legale, le risposte che tutti vogliamo: l’elenco preciso dei lavori realizzati, ancora da fare e con quali costi, attraverso un diagramma di Gantt!
Senza dimenticare l’annosa questione delle casse di espansione del Secchia, mai collaudate idraulicamente in barba alle affermazioni tranquillizzanti di un assessore all’ambiente!
Uniremo gli sforzi affinché i comuni rivieraschi incarichino Aipo direttamente degli sfalci e delle manutenzioni arginarie. Inoltre, in base ai regolamenti comunali, verrà richiesto di indire consigli comunali aperti per consentire ai cittadini di formulare direttamente ai responsabili le loro domande. A questo incontro ne seguiranno altri, allargando l’invito ad altri comuni rivieraschi, compreso Modena.

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