Questo venerdì a Mirandola presentazione con l’autore di un libro di grande attualità: “Una voce in capitolo. La storia del popolo dell’Iran”, saggio di Esmail Mohades pubblicato da Edizioni Menabò.
L’appuntamento si terrà alle 20.45 presso il municipio di via Giolitti a Mirandola ed è promosso dai gruppi consiliari di Forza Italia e Lega Nord e dall’Osservatore civico Possidiese.
“Una voce in capitolo”, fa sapere il consigliere di Forza Italia Antonio Platis che presenterà la serata, narra la storia dell’Iran dalla fine dell’800 ad oggi. Ripercorre dalle origini la lotta degli iraniani per la democrazia ancora da conseguire: un percorso segnato da discontinuità e da periodi di grandi slanci, frenati da rinnovate forme di tirannia. Il libro si apre con uno sguardo sulla struttura sociale, economica e politica della Persia alla vigilia della rivoluzione costituzionale. Ricostruisce la trama delle tappe fondamentali dell’Iran sino agli eventi più recenti del 2013: la nascita del Parlamento, la dinastia dei Pahlavi, il tentativo di democratizzazione di Mossadeg e il colpo di stato, la dittatura dello sciah, la rivoluzione del 1979, l’arrivo di Khomeini al potere e l’islamizzazione forzata della società che trascina l’Iran nell’oscurantismo sotto gli occhi increduli della popolazione che nutriva altre aspettative. L’autore, testimone ed in contatto con i protagonisti degli eventi, si pone delle domande, auspica di suscitarne altre e offre strumenti per comprendere e dare risposte all’integralismo islamico e alle questioni che gravano sull’Iran e sul Medio Oriente. La tesi del libro disarma l’ambiguo concetto di “esportazione della democrazia” e sostiene che le soluzioni alle problematiche dell’Iran risiedono nella società civile e in quelle forze democratiche estranee al corpus del regime islamico attualmente al potere.
“Una voce in capitolo”, fa sapere il consigliere di Forza Italia Antonio Platis che presenterà la serata, narra la storia dell’Iran dalla fine dell’800 ad oggi. Ripercorre dalle origini la lotta degli iraniani per la democrazia ancora da conseguire: un percorso segnato da discontinuità e da periodi di grandi slanci, frenati da rinnovate forme di tirannia. Il libro si apre con uno sguardo sulla struttura sociale, economica e politica della Persia alla vigilia della rivoluzione costituzionale. Ricostruisce la trama delle tappe fondamentali dell’Iran sino agli eventi più recenti del 2013: la nascita del Parlamento, la dinastia dei Pahlavi, il tentativo di democratizzazione di Mossadeg e il colpo di stato, la dittatura dello sciah, la rivoluzione del 1979, l’arrivo di Khomeini al potere e l’islamizzazione forzata della società che trascina l’Iran nell’oscurantismo sotto gli occhi increduli della popolazione che nutriva altre aspettative. L’autore, testimone ed in contatto con i protagonisti degli eventi, si pone delle domande, auspica di suscitarne altre e offre strumenti per comprendere e dare risposte all’integralismo islamico e alle questioni che gravano sull’Iran e sul Medio Oriente. La tesi del libro disarma l’ambiguo concetto di “esportazione della democrazia” e sostiene che le soluzioni alle problematiche dell’Iran risiedono nella società civile e in quelle forze democratiche estranee al corpus del regime islamico attualmente al potere.