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Mirandola, la proposta di intitolare a Kobe Bryant un capo di basket

da | Feb 11, 2020 | Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA – Intitolare un campo di basket di Mirandola a Kobe Bryant, il grande campione scomparso un paio di settimane a causa di un incidente in elicottero insieme alla figlia Gianna e ad altre sette persone. Questa la proposta che il consigliere dem Roberto Ganzerli si è sentito suggerire da alcuni ragazzi e che ha accolto: “Mi hanno contattato, per proporre anche a Mirandola una intitolazione a Kobe. Ho deciso quindi di chiedere, nello scorso consiglio comunale, di dedicare il campetto nei pressi della piscina al grande atleta americano, ex stella dei Los Angeles Lakers, 5 volte campione NBA, 2 volte ore olimpico”.

Nato a Philadelphia il 23 agosto 1978, Kobe Bryant ha trascorso parecchi anni della sua giovinezza in Italia, seguendo il padre, cestista anche lui. (Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia). La sua carriera non ha bisogno di sottolineature perché parla da se, quello che, forse, alcuni non sanno, è ciò che ha fatto al di fuori della pallacanestro.

Roberto Ganzerli cita poi alcune sue opere: “Ha fondato la Kobe Bryant China Fund per favorire l’educazione scolastica e sportiva dei ragazzi in Cina – Nel 2011 ha creato, con sua moglie Vanessa, la Kobe & Vanessa Bryant Family Foundation, che si impegna nel sociale verso i più giovani abitanti di Los Angeles in difficoltà economico-sociali. Fu ambasciatore ufficiale dell’After-School All-Stars, organizzazione no-profit che provvede al doposcuola dei ragazzi di tredici stati degli USA, e in generale è stato protagonista di tante altre iniziative benefiche, come quando donò un milione di dollari per aiutare i soldati a integrarsi nella vita civile dopo la guerra.

Kobe B. Bryant non è stato un semplice giocatore di pallacanestro, Lui, con Micheal Jordan, è il BASKET ed è stato ed è idolo di milioni e milioni di persone al mondo.

Per tutto questo, per l’amore dello sport e nei confronti del nostro paese che Kobe ha sempre testimoniato è giusto ricordarlo anche nella nostra città.

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