MIRANDOLA E DINTORNI – “E’ in gioco il futuro della multiutility”. Così Giorgio Siena, consigleire comunale di opposizione della lista +Mirandola commenta lo stato in cui si trova il progetto di acquisizione di Unieco da parte di Aimag:il collegio dei revisori dei conti della multiutility mirandolese hanno espresso parere negativo. E quindi tutat l’operazione rischia di essere archiviata.
Ma mette in guardia Siena:
In questi giorni i Consigli Comunali che fanno riferimento ai territori dei Comuni di Carpi e di Mirandola si trovano a dover assumere una importante delibera in ordine alla richiesta di AIMAG di competere per la acquisizione della Divisione Ambiente Allargata di UNIECO.
Una società cooperativa di grandi dimensioni in liquidazione coatta con sedi e impianti in Centro Nord.
L’acquisizione della divisione ambientale porterebbe AIMAG ad essere tra le prime multiutility in Italia, nel settore ambiente, e quindi con una propria autonomia futura.
Va premesso che Il passaggio ad aziende dove conta più il capitale finanziario del now how e del capitale umano sarebbe una perdita per il territorio; la crescita di AIMAG serve, se si immagina un futuro autonomo della nostra multiutility.
Il parere del Collegio Revisori di Carpi non è favorevole perché AIMAG uscirebbe dall’ambito territoriale in contrasto secondo il loro parere con il D.lgs. n.175/2016 e perché nel gruppo vi sono alcune società in perdita e negli impianti di proprietà non mancano le criticità.
Come consigliere, e non sono un tecnico, credo di capire la perplessità dei revisori tuttavia penso che:
a) Il parere dei revisori è, per una parte, in contrasto con un diverso parere espresso da un esperto in diritto amministrativo. E’ un parere ma non è vincolante, se così fosse sarebbe loro la decisione che invece spetta ai soci che sono per la maggioranza i comuni.
b) Sui conti economici vi sono alcune società in perdita ma UNIECO, per la parte ambientale, ha complessivamente utili consistenti, possiede strutture e impianti in Italia. Il commissario liquidatore pone in vendita la parte sana di valore per il recupero delle perdite. Del resto non sarebbe in liquidazione se non avesse seri problemi, ma qui si tratta di acquisire la parte sana.
La futura gara del Gas, che AIMAG punta a d’assicurarsi ma certamente con forti competitori, e la forte concorrenza nei servizi ambientali, mi fa pensare che la valutazione della tecnostruttura di AIMAG meriti fiducia per andare ad affrontare la sfida, piuttosto che ritirarsi in una posizione che la indebolirebbe per il futuro.
Quel che certo è che nei consigli comunali e nei sindaci si sta concentrando una grande responsabilità.