Esprimo al negoziante di via Verdi ed alle altre persone coinvolte nell’episodio di questa notte la mia solidarietà, quella dell’Amministrazione comunale e di tutti i mirandolesi. Si tratta di un fatto gravissimo, che non ha precedenti nella nostra città da quando Mirandola si è liberata dal nazifascismo. Quanto accaduto questa notte conferma le preoccupazioni espresse in più circostanze rispetto al riemergere con forza di una cultura che si rifà apertamente al fascismo, al nazismo e alla xenofobia. Vi sono forze che seminano paure e incitano alla violenza e all’odio, irridendo i valori democratici su cui si fonda la nostra società e per i quali hanno combattuto e sono morti i nostri padri.
Noi non lo tolleriamo. In questi anni abbiamo lavorato per l’integrazione e la convivenza, processi complessi che richiedono tempo e impegno da parte di tutti ma che hanno fornito importanti occasioni di confronto e di arricchimento ad una comunità come la nostra che guarda al futuro ed è aperta al mondo.
Noi vogliamo continuare su questo percorso e non ci faremo intimidire da chi, in nome di malintese libertà di espressione e di pensiero, vuole solamente riproporre comportamenti e idee di violenza, odio e morte che speravamo appartenessero al passato”.
Sono le parole del sindaco di Mirandola Maino Benatti che commenta l’incendio di questa notte.