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Contro l’attentato razzista una condanna unanime e bipartisan

da | Mar 18, 2016 | Mirandola | 0 commenti

Giovedì 17 marzo è stato appiccato un incendio alla macelleria araba di via Verdi a Mirandola. Lo scopo è l’intimidazione razziale e l’apologia di nazifascismo viste le scritte e le svastiche apposte sull’asfalto antistante il negozio stesso.

Situazione deprecabile, antidemocratica e volta a creare caos e confusione; l’intimidazione che si utilizzata nel periodo fascista oggi non è più tollerata e è diventata un metodo obsoleto.

Alla luce dei recenti avvenimenti di dominio pubblico che coinvolgevano Forza Nuova e la sua richiesta di occupazione del suolo pubblico rifiutata dal Sindaco Benatti Maino, il Partito Democratico e i Giovani Democratici Area Nord  confermano la loro posizione antifascista e di condanna a qualsiasi apologia di fascismo e chiedono a Forza Nuova, in virtù della tanto da loro declamata democrazia, una presa di distanze dal gesto o l’ammissione  che la loro presenza sul suolo mirandolese può avere come conseguenze di gesti incontrollabili“. Sono le parole del segretario Comunale del Pd Andrea Gozzi e del segretario di Area Nord dei Giovani Democratici Andrea Gallini.

Ferma condanna per l’intimidazione in via Verdi. Le forze dell’Ordine facciano piena luce.

I Mirandolesi sono persone per bene, quanto accaduto al negozio di Verdi ci lascia sgomenti. Mai nella nostra città si era arrivati a gesti simili.

Esprimo solidarietà al commerciate e nel pomeriggio mi recherò personalmente al raduno organizzato dal Comitato per la Pace. Sono certo che le forze dell’ordine si impegneranno in ogni modo per fare piena luce sul caso e assicurare alla giustizia gli autori di questo ignobile gesto. Tra l’altro nella zona vi sono alcune telecamere che potrebbero inchiodare i delinquenti“. Lo afferma il consigliere di Forza Italia Antonio Platis

Chi deve andarsene da Mirandola sono i fascisti e i vigliacchi che hanno incendiato la macelleria marocchina in via Verdi firmando la loro imbecillità con una svastica.
Da Rifondazione Comunista di Modena va la massima solidarietà ai proprietari del negozio a cui rivolgiamo il nostro abbraccio.
A chi semina odio, violenza e razzismo Mirandola saprà rispondere con la solidarietà, la pace e l’integrazione.
A chi propone deliranti manifestazioni di apologia del fascismo Mirandola saprà rispondere con i valori della Costituzione. 
La segretaria provinciale del Partito della Rifondazione Comunista
Stanotte è stato incendiato l’ingresso di un negozio gestito da immigrati nel centro di Mirandola lasciando scritte “andate via” e una svastica disegnata a terra.
La Cgil Area Nord condanna fortemente questo atto intimidatorio, chiediamo a tutta la cittadinanza di attivarsi affinché tali episodi non si ripresentino. L’integrazione è l’unico antidoto contro le derive fasciste, razziste e xenofobe.
A maggior ragione a fronte di atti violenti come quello di ieri sera, bene ha fatto il sindaco di Mirandola a negare lo spazio pubblico a Forza Nuova. Il nostro appello è che, a fronte del ricorso di Forza Nuova, anche il Prefetto di Modena neghi ogni spazio ad una forza politica dichiaratamente razzista e xenofoba.
La Cgil Area Nord aderisce alla manifestazione promossa nel tardo pomeriggio di oggi in solidarietà con i cittadini immigrati colpiti, contro ogni forma di fascismo, unitamente a tutti coloro che si sentono oltraggiati e offesi da tali violenze e intimidazioni.

La mia più piena e totale solidarietà al negoziante cui stanotte, a Mirandola, hanno bruciato il negozio con tanto di scritte razziste e svastica disegnata. Un episodio inquietante, fomentato da chi semina odio e irride ai valori democratici sui quali si fonda la costituzione del nostro paese. Chi tiene alla democrazia è bene stia sveglio e in guardia: i segnali sono davvero preoccupanti. Un abbraccio anche ai mirandolesi e agli amici amministratori. Parla il sindaco di Medolla Filippo Molinari

Incendio macelleria islamica Mirandola: Cisl, no a gesti intolleranza verso immigrati
«No a gesti di intolleranza e odio nei confronti degli immigrati che vivono nei nostri territori, lavorano onestamente e cercano di integrarsi». Lo dichiarano Carlo Alfonso Preti e Abdelhak Rziqi, della Cisl Emilia Centrale, commentando l’incendio appiccato la notte scorsa alla vetrina di una macelleria islamica di Mirandola. La Cisl condanna anche la frase e la svastica tracciate sulla strada davanti alla macelleria.
«Siamo certi che la comunità mirandolese, accogliente e ospitale, non si riconosce in quelle parole e in quel simbolo che – concludono i due sindacalisti della Cisl Emilia Centrale – richiamano il periodo più nero della storia di tutta l’umanità»

Il consigliere regionale del Pd modenese Luca Sabattini

Esprimo la mia solidarietà al negoziante che ha subito un grave atto di vigliaccheria che non ha scuse, e ai cittadini mirandolesi che certo non si meritano atti di violenza.

Mirandola è una città fortemente impegnata in un processo di ricostruzione che guarda al futuro, le cui fondamenta sono e debbono essere ben piantate nel passato. Il futuro serve per guardare alla costruzione di una città più viva, coesa e solidale; il passato sta nelle sue radici antifasciste, di espressione e rivendicazione della libertà.

La xenofobia non potrà mai essere accostata al concetto di libertà, è infatti una delle forme che può assumere il suo contrario perché si nutre della schiavitù, sottomissione e oppressione degli uomini e delle donne. Chi usa la violenza e un linguaggio xenofobo è giusto che sappia che a Mirandola non è il benvenuto, come ha espresso con chiarezza la sua amministrazione comunale.

Il segretario provinciale del Pd Lucia Bursi e la responsabile Diritti e Integrazione della Segreteria provinciale del Pd Elena Gazzotti esprimono solidarietà al commerciante arabo di Mirandola, il cui negozio è stato preso ignobilmente di mira nella notte da ignoti che, dopo aver appiccato il fuoco, hanno lasciato scritte inneggianti al nazismo. Ecco la loro dichiarazione:

 

 

“Anche il partito modenese si associa alla solidarietà già espressa dal partito locale al commerciante, il cui negozio è stato danneggiato, e alla sua famiglia – dice il segretario provinciale del Pd Lucia Bursi – Si tratta di un gesto ignobile e vigliacco, che non rispecchia il comune sentire della comunità mirandolese. Si tratta anche di un gesto grave, per il significato ideologico che i suoi autori hanno voluto attribuirgli. Disegnare sull’asfalto, davanti all’entrata del negozio, una svastica significa riproporre simboli di una ideologia che ha seminato morte, violenza e sopraffazione in tutta Europa. La nostra comunità ha sempre combattuto e continuerà a combattere per i valori di uguaglianza, libertà e giustizia professati nella nostra Costituzione. Evidentemente il sindaco di Mirandola Maino Benatti, con la decisione di negare l’occupazione di suolo pubblico a un banchetto della formazione neo-fascista Forza Nuova, ha avuto sentore di un particolare clima del suo territorio. Si tratta di segnali gravissimi che non possono essere minimizzati”.

“In un mondo che diventa sempre più globale – continua la responsabile Diritti e Immigrazione della Segreteria provinciale del Pd Elena Gazzotti – l’unica strada percorribile è quella della integrazione. Chi ha preso di mira il negozio di macelleria di via Verdi, a Mirandola, ha voluto colpire una persona che lavora, che, con il suo esercizio commerciale, sta cercando l’inclusione. Tante persone come lui contribuiscono a costruire la ricchezza e sostenere il welfare della nostra provincia. Siamo fermamente convinti che il percorso da seguire non sia e non debba essere quello di chi divide la città con atteggiamenti discriminatori e violenti, puntando il dito sulle caratteristiche identitarie delle persone: ma quello di una convivenza all’insegna dei diritti e dei doveri, del rispetto reciproco e del confronto per affrontare i problemi di oggi e costruire insieme il nostro futuro”.

Confesercenti Area Nord “Gesto ignobile, solidarietà al commerciante”
“Un gesto ignobile e vigliacco, che condanniamo in modo fermo e risoluto.” Questa la posizione di Confesercenti Area Nord dopo quanto accaduto notte tempo ad un esercizio commerciale,  gestito da un cittadino immigrato, dato alle fiamme. “Al commerciante e alla sua famiglia, la nostra solidarietà e vicinanza.”
> L’Associazione non manca inoltre di sottolineare l’ulteriore gravità dell’episodio per le scritte e i simboli ritrovati sul luogo, inneggianti a regimi totalitari e antidemocratici del passato. “L’auspicio è che l’autore o gli autori, rei di un fatto così vile, siamo assicurati al più presto alla giustizia.”

 

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