San Felice sul Panaro, Mirandola, Concordia e l’Unione Area Nord seguono l’esempio di Finale Emilia e si sono costituiti parte civile – quindi potranno avere risarcimenti economici se il giudice deciderà in questo senso – nel processo sulle infiltrazioni mafiose nella ricostruzione partito dall’indagine Aemilia e che è iniziato oggi. Ne dà notizia il consigliere di Forza Italia Antonio Platis
“Finalmente anche la Bassa c’è! È questo l’ironico striscione esposto davanti alla sede del Tribunale di Reggio Emilia dalle forze del centro-destra.
Dopo mesi di inqualificabile assenza, anche gli ultimi quattro enti locali coinvolti nella vicenda Aemilia si sono costituiti parte civile: San Felice, Mirandola, Concordia e l’Unione Area Nord. Finalmente – spiega Platis in una nota – anche gli ultimi sindaci del PD della bassa modenese si sono allineati e sono riusciti, dopo le nostre mille e più rimostranze, a depositare listanza di parte civile nel maxi processo per mafia. Con questo atto si è chiusa una delle più buie ed incomprensibili pagine del nostro territorio.
Abbiamo voluto presenziare alla prima udienza per testimoniare con forza la necessità che il nostro territorio prendesse, carte alla mano, una posizione chiara e forte contro ogni tipo di infiltrazione malavitosa.
A srotolare lo striscione sotto l’occhio vigile delle forze dell’ordine sono stati il capogruppo di San Felice Lorenza Borsari, il capogruppo di FI in Unione Antonio Platis, il consigliere FI di Mirandola Antonella Mari e l’esponente di FI Antonio Tirabassi”