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Zone franche urbane, richiesti fondi per più di 300 milioni

da | Apr 1, 2016 | In Primo Piano, Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero, Bomporto, Novi | 0 commenti

Sono stati chiesti contributi per 336 milioni di euro  attraverso il sistema digitale delle domande per le agevolazioni della zona franca emiliana, colpita dal terremoto quattro anni fa. Dal ministero dello Sviluppo economico spiegano che le operazioni si sono svolte regolarmente e “non si sono registrate code”: nell’ultimo giorno di apertura del bando, in particolare, sono arrivate solo 51 delle 1.770 domande acquisite dal sistema.

Ed è stato “importante” in tutto questo, per dirla col ministero, il supporto fornito alle imprese: il call center ha garantito assistenza telefonica per 474 chiamate e 485 e-mail. Tutto l’impianto, attraverso l’utilizzo in tempo reale dei dati del registro delle imprese, “ha consentito l’invio delle domande solo da parte delle imprese effettivamente aventi diritto, ubicate all’interno dei comuni interessati e con dimensione ed attività rientranti in quelle previste dal bando”, assicura in definitiva il Mise. Il totale delle domande segna dunque 1.770 richieste, pari a 336.324.957 euro complessivamente.

I contributi principali richiesti arrivano dai Comuni di Mirandola (278 domande per 51,7 milioni), Cento (247 per 48,6) e Finale Emilia (193 per 37,9). Seguono con importi minori, nell’ordine, Carpi, Crevalcore, Cavezzo, San Felice, Reggiolo, Concordia, Novi, Medolla, Bomporto, Sant’Agostino, San Possidonio, Poggio Renatico, Mirabello, Bastiglia, Camposanto, San Prospero, Modena.

 

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