Prima le telefonate ‘esca’ per chiedere informazioni e ottenere un contatto presso la cantina presa di mira poi l’ordine di alcune centinaia di bottiglie di vino, per un valore di circa 3.000 euro pagate con un assegno bancario, apparentemente regolare, risultato riconducibile a un conto corrente estinto e, quindi, inesigibile. E’ finita con una denuncia dei Carabinieri per truffa l’attività di un 46enne di Reggio Emilia con alle spalle precedenti in fatto di raggiri. A finire nel mirino dell’uomo, un’azienda agricola reggiana da cui ha acquistato una cinquantina di cartoni di Lambrusco. Nel dettaglio il 46enne spacciandosi per il titolare di un ristorante ha ordinato circa 300 bottiglie di vino: al loro ritiro ha pagato con un assegno bancario collegato a un conto corrente chiuso. I militari – spiega l’Ansa – sono risaliti all’uomo già responsabile nel passato di colpi con lo stesso ‘modus operandi’ e riconosciuto anche dal titolare della cantina vittima della truffa, in una seduta di individuazione fotografica.
Paga 3000 euro di vino con assegno scoperto: denunciato
Condividi su: