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Oggi i banchetti per raccogliere le firme per i Diritti dei lavoratori

da | Apr 9, 2016 | Lavoro | 0 commenti

Parte sabato 9 aprile la campagna di raccolta firme promossa dalla Cgil a livello nazionale, e anche a Modena, a sostegno della legge popolare per un nuovo statuto di lavoratori, la Carta Universale dei Diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, e di 3 quesiti referendari abrogativi di alcune norme del mercato del lavoro (voucher, art.18, appalti).

La raccolta firme, che richiede un imponente sforzo organizzativo e una raccolta fondi straordinaria, è stata presentata stamattina in conferenza stampa dal segretario Cgil Tania Scacchetti. Per firmare a sostegno della Carta ci sarà tempo sino all’8 ottobre, per i 3 referendum sino all’8 luglio.
Sabato 9 aprile, saranno allestiti tre banchetti per la raccolta firme a Modena città: in centro storico (piazzetta della Ova, mattina e pomeriggio) e presso due polisportive Gino Nasi (mattino e pomeriggio) e Sacca (mattina).
Almeno 40 banchetti saranno allestiti sabato 9 aprile toccando tutti i principali comuni della provincia (ma anche in frazioni come Rovereto di Carpi) con l’obbiettivo da qui alla fine della campagna di moltiplicare gli appuntamenti e le occasioni di raccolta firme, allestendo almeno 400 banchetti complessivi. La raccolta firme sarà portata anche in molti luoghi di lavoro, nelle leghe dei pensionati, nelle Camere del lavoro del territorio provinciale, ecc… alla presenza dei certificatori. Fra gli altri appuntamenti in calendario, il 5 maggio ci sarà a Modena il concerto dei Modena City Ramblers a sostegno della raccolta firme.
In collaborazione con le associazioni studentesche (Unione degli Universitari-Udu e Rete Studenti Medi) saranno organizzati incontri con raccolta firme al Campus universitario di via Campi e alla Facoltà di Economia, mentre giovedì 21 aprile al pomeriggio (ore 15) presso la sede di Giurisprudenza ci sarà l’iniziativa “Verso il Nuovo statuto dei Lavoratori tra ricerca, lavoro e territorio” a sostegno della raccolta firme e con un confronto aperto al mondo accademico e della ricerca.

“Abbiamo consultato nei mesi scorsi i nostri iscritti lavoratori e pensionati – ha detto Tania Scacchetti – con una campagna straordinaria di oltre 1.200 assemblee, si sono espressi a favore oltre 32.000 iscritti con il 98% dei consensi. Adesso sottoponiamo la Carta a tutta la cittadinanza con l’obbiettivo di una raccolta firme certificata per trasformarla in un disegno di legge di iniziativa popolare”.
La Carta Universale dei Diritti dei lavoratori e delle lavoratrici è una proposta per ricostruire il diritto del lavoro contro le logiche neo-liberiste degli ultimi anni, contro l’idea che la sfida nel mercato globalizzato si vinca solo con la compressione dei diritti dei lavoratori. Ma al contrario rimettendo al centro lavoro e diritti e una politica economica alternativa, estendendo i diritti fondamentali (dall’equo compenso, al riposo alla sicurezza, alla rappresentanza, ecc…) a tutti indipendentemente dalle tipologie contrattuali applicate, creando quindi un perimetro di diritti comune per tutti, a cominciare dai giovani che hanno oggi le carriere più discontinue.
I 3 quesiti referendari sono mirati ad abrogare: le norme che limitano le sanzioni e il reintegro in caso di licenziamenti illegittimi, le norme che limitano le responsabilità solidale negli appalti, il lavoro accessorio (voucher).

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