Dopo quasi un anno dalla presentazione della piattaforma, Fai Cisl-Flai Cgil e le Rsu degli stabilimenti di Campegine (RE) e San Prospero (MO) devono constatare l’assoluta indisponibilità, da parte del gruppo dirigente della cooperativa Cantine Riunite & CIV, di voler rinnovare il contratto aziendale.
Il contratto aziendale è scaduto il 31 luglio 2014, poi rinnovato con un accordo “ponte” di un anno per far fronte alla riorganizzazione della cooperativa dopo l’acquisizione dell’azienda Cavichiolli di San Prospero. Anche il rinnovo contrattuale precedente ha risentito della pesante fase di riorganizzazione, dopo la fusione con CIV di Modena a cui sono seguiti accordi di cassa integrazione, mobilità volontarie e trasferimenti dei lavoratori dello stabilimento modenese a Campegine e a San Prospero. Accordi e sacrifici dei lavoratori che hanno consentito alla cooperativa di conseguire importanti risultati economici, tanto da diventare il primo gruppo nazionale e tra i primi a livello europeo.
La posizione dell’azienda risulta poco comprensibile alla luce dei risultati economici e finanziari positivi dichiarati nell’ultima Assemblea di Bilancio e ampiamente divulgati dai mass media. Risultati economici che hanno prodotto nell’esercizio 2014/2013 5,5 milioni di utili e 1,4 milioni di utili nel 2013/2012. Anche la remunerazione delle uve, conseguita dai soci, con 46,75 euro al quintale è un importante risultato, superiore a quanto viene remunerato in altre cooperative vitivinicole.
Come organizzazioni sindacali, insieme alle nostre rappresentanze sindacali e i lavoratori, siamo ovviamente contenti che la situazione finanziaria ed economica della cooperativa sia positiva, ma siamo rammaricati nel constatare che anche in questa cooperativa, come in tante altre cooperative e come accade nelle imprese private, la redistribuzione della ricchezza prodotta va solo in un verso. Un verso che mette pesantemente in discussione oltre venti anni di positive relazioni sindacali, spesso prese come riferimento a tutti i livelli territoriali e anche nazionali.
Le assemblee dei lavoratori del 12 e 14 aprile hanno approvato, a larghissima maggioranza, le prime otto ore di sciopero, auspicando che avvenga un ripensamento da parte della direzione della cooperativa. Non essendo stata espressa nessuna volontà di riaprire il confronto proclamiamo le prime due ore di sciopero per venerdì 29 aprile.