Procedono i lavori di restauro e ripristino con miglioramento sismico del cimitero di Mirandola, che per questo primo stralcio riguardano la parte storica a sud (quella a sinistra entrando dall’ingresso principale), devastata dal crollo della copertura e delle colonne sottostanti. Sono state rimosse le murature pericolanti sul lato sud, ripulite le parti rovinate dei loculi e rinforzate le nicchie sottostanti il piano di calpestio. Nel cimitero di Mirandola sono state poi realizzate la soletta del porticato e la struttura in ferro a supporto delle colonne. Con i successivi due stralci si arriverà alla completa ricostruzione del cimitero, gravemente lesionato dal terremoto (per una spesa complessiva prevista di 6,5 milioni di euro). Ad aggiudicarsi i lavori del primo stralcio del cimitero di Mirandola è stata l’azienda AeC di Mirandola, per un importo di un milione e 600 mila euro a totale carico della Regione Emilia Romagna, sui fondi della ricostruzione. L’intervento vede all’opera un pool di tecnici (progettista architetto Laila Filippi, strutturista ingegner Marco Lanzotti, impianti Alessandro Negrini, sicurezza Fabio Marchetti).
Dopo i danni e i crolli provocati dal sisma del 2012, la parte più antica del cimitero aveva riaperto al pubblico (con le necessarie limitazioni dovute alla sicurezza) il 15 maggio 2013. Ai fini della ricostruzione delle parti crollate e lesionate, il Comune aveva proceduto al trasferimento di una parte delle salme e dei resti mortali collocate all’interno dei loculi che maggiormente avevano subito gli effetti dei crolli.