«Abbiamo compiuto un ulteriore passo avanti, ora acceleriamo con l’obiettivo di costituire entro giugno la cabina di regia che guiderà il percorso di unificazione tra i due ospedali modenesi, Policlinico e Sant’Agostino estense di Baggiovara, mentre la fase di sperimentazione potrebbe durare anche meno di tre anni».
E’ il giudizio di Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria della provincia di Modena, sull’incontro, nella sede della Provincia, venerdì 13 maggio, durante il quale i direttori sanitari di Ausl e Policlinico hanno presentato il progetto di fusione dei due ospedali modenesi alle organizzazione sindacali, «proseguendo – ha sottolineato Muzzarelli – un percorso di condivisione delle scelte che prevede anche incontri con le singole direzioni e dirigenti della sanità modenese perché le scelte operative sono ancora tutte da definire. Lo scopo dell’unificazione – ha ribadito Muzzarelli – non è risparmiare sui costi, ma garantire una sanità più moderna ed efficiente sempre più in un’ottica di rete».
Muzzarelli ha annunciato anche che la Conferenza incontrerà, nelle prossime settimane, l’assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi per definire i tempi del progetto, in vista della delibera regionale, discutere su risorse e investimenti, oltre al tema dei posti letto e del 118 «perché questa operazione rappresenta un sfida per riqualificare non solo i due ospedali ma tutta la sanità modenese che dovrà operare sempre di più in un’ottica di rete».
Durante il dibattito Tamara Calzolari (Cgil), Andrea Sirianni (Cisl) e Cosimo Galli (Uil) hanno condiviso il percorso parlando di «sfida epocale positiva per tutta la sanità modenese, per far fronte alla necessità di rafforzare le reti sul territorio e al tema strategico dell’invecchiamento della popolazione. Seguiremo il percorso passo dopo passo ma finora il giudizio è positivo».
Giampaolo Papi, in rappresentanza dell’Anaao-Assomed, ha illustrato un documento dove, dopo aver condiviso gli obiettivi del progetto di integrazione degli ospedali, si rileva il problema del taglio dei posti letto previsto dalla legge, evidenziando alcuni puntuali aspetti preoccupanti del percorso di fusione che dovranno essere affrontati nelle successive fasi del confronto».
Il rappresentante del sindacato degli Specialisti ambulatoriali Pietro Procopio ha posto l’accento sulla necessità di rafforzare l’integrazione tra ospedali e territorio», mentre Luciano Mazzoleni, della Confederazione dei medici ospedalieri, ha ribadito il giudizio positivo sulla strategia dell’integrazione dei due ospedalieri.
Concludendo la discussione Alberto Bellelli, copresidente della Conferenza, ha preso atto della sostanziale condivisione del percorso avviato che «scaturisce dagli obiettivi posti a suo tempo con il Pal della sanità modenese. Tutti gli aspetti della realizzazione del progetto di fusione saranno affrontati dalla cabina di regia che garantirà la condivisione delle soluzioni».