Distribuire nelle farmacie emiliano-romagnole appositi moduli affinché le vittime di violenza domestica possano denunciare gli episodi subiti senza il timore di subire ritorsioni. Si ispira alla campagna “Mascarilla-19”, ideata in prima battuta dal governo regionale delle Canarie e poi adottata in tutta la Spagna, la proposta antiviolenza domestica avanzata in un’interrogazione da Giancarlo Tagliaferri (Fdi).
“L’emergenza coronavirus costringe tutti a rimanere in casa, ma per una vittima di violenza domestica può essere un incubo, perché denunciare, quando si condivide lo stesso spazio e le uscite sono centellinate, diventa un’impresa pericolosa che si può pagare a caro prezzo, così come continuare a tacere”, spiega il consigliere, che, a sostegno delle proprie tesi, ricorda come “nelle ultime due settimane siano dimezzate le richieste di aiuto al numero 1522, il servizio gratuito promosso dalla Presidenza del Consiglio e gestito da Telefono Rosa”.
Da qui la proposta di trovare modalità alternative per porre un freno ai danni collaterali dell’isolamento forzato causa Covid-19, rivolgendo all’esecutivo regionale la richiesta di “promuovere, in collaborazione con i farmacisti emiliano-romagnoli, una campagna di distribuzione in tutte le farmacie del territorio di moduli prestampati per consentire alle vittime di violenza domestica di denunciare alle forze dell’ordine gli episodi subiti in massima discrezione e piena sicurezza”. Tutto questo visto che recarsi in farmacia rientra fra gli spostamenti consentiti dalle norme di contenimento della pandemia.