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Vittime del sisma, i familiari: “Attendiamo ancora giustizia”

da | Mag 21, 2016 | In Primo Piano, Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero, Novi, Ricostruzione | 0 commenti

Sono passati ormai quattro anni da quel drammatico maggio del 2012 quando il sisma si portò via 29 persone. E oggi i familiari delle vittime, riuniti nel comitato Emilia Vite Scossa, ricordano il dramma invocando qualcosa che ancora non hanno visto: giustizia.

Se ne è parlato questa mattina a Sant’Agostino in una conferenza stampa in cui si è fatto il punto della situazione a quattro anni dal terremoto. Il tribunale ha sentenziato che andava archiviata l’accusa relativa al crollo dell’Hemotronic di Medolla dove persero la vita quattro lavoratori, e si deve ancora pronunciare su quanto accaduto col crollo mortale alla Meta di San Felice.

E che dire del fatto che ancora manchi una legge chiara sui risarcimenti alle vittime di catastrofi naturali, e una legge che stabilisca esattamente cosa fare e non fare in questi casi?

comitato emilia vite scosseIl comitato, spiega Laura Ansaloni, presidentessa e sorella dello scomparso Leonardo, “nasce da un dolore che è ancora vivo ed è il dolore che indue a fare fronte comune. Ventinove vittime per un terremoto sono troppe ed evitabili se ci fosse stata la giusta prevenzione e informazione capillare ed adeguata sul fatto che siamo terrea sismica. sarebbe bastato il buon senso, allora, per costruire case e fabbriche,.

Anche Stefano Serra ha perso suo fratello quattro anni fa: “E’ sempre difficile parlare, lo è tutti i giorni, ma attendiamo una sorta di giustizia che ancora non ci è stata data”. Viviana Siclari è vedova, rimasta sola con due bambini: “Perchè mio marito è stato fatto rientrare al lavoro all’Hemotronic? C’erano 1780 aziende chiuse dopo le scosse del 20 maggio, e le scosse continuavano regolarmente e se così tanti imprenditori hanno tenuto chiuso, tanti imprenditori hanno detto di andare a lavorare, vogliamo sapere perchè, vogliamo giustizia”.

Il dottor Gasparini si dice “preoccupato per la sicurezza del nostro territorio. Dopo il terremoto nel resto del 2012 ci sono state 3.114 eventi sismici di magnitudo superiore allo zero. Nel 2013 ci sono stati 88 scosse, nel 2014 21 eventi e dal 2015 tornano ad aumentare: 33 eventi l’anno scorso e da gennaio siamo già a 33 scosse. Serve prevenzione primaria, non solo ricostruzione, serve fermare di stuzzicare i terremoti con ogni tipo di trivellazione: la nostra è la comitato emilia vite scosse 2regione che ancora oggi i petrolieri vorrebbero trivellare”.

La conferenza stampa è stata anche occasione per ricordare il nuovo film sul terremoto, “La notte non fa più paura”. Sarà proiettatao a Cento il 29 maggio, a Mantova l’8 giugno e a Medolla il 14 giugno.

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