Con la bella stagione cominciano le allergie e in questo particolare momento storico è fondamentale evitare di confondere i sintomi di stagione con quelli da COVID19 e prestare attenzione al corretto utilizzo dei farmaci contro l’allergia.
La vera sfida è distinguere i sintomi dell’allergia da quelli del COVID19. “Le allergie– commenta il prof. Giovanni Pellacani di UNIMORE, Direttore della Dermatologia del Policlinico che al suo interno ha il Servizio di Allergologia – danno sintomi per certi versi sovrapponibili a quelli dei pazienti COVID19 sintomatici, ma con delle importanti differenze. Innanzitutto, un’allergia non dà di per sé febbre sopra i 38 gradi. Quindi, se un paziente sa di essere allergico e non sviluppa febbre deve pensare che il problema sia l’allergia. L’allergia, inoltre, risponde a terapie specifiche a cui i sintomi del COVID19 non rispondono. In caso un paziente non sappia di essere allergico e nutra dei dubbi, il Medico di Medicina Generale saprà indirizzare il cittadino verso il corretto percorso diagnostico.” A questo proposito è importante sottolineare che il Servizio di allergologia del Policlinico, attivo all’interno della Struttura Complessa di Dermatologia continua ad assicurare le urgenze, la somministrazione dei farmaci biologici e l’attività salvavita come centro di riferimento nazionale per il veleno da imenotteri. L’accesso è rimasto invariato per le attività prioritarie, mentre i medici sono disponibili per consulenze telefoniche per i pazienti già seguiti.
“È importante riconoscere i sintomi – spiega la dottoressa Laura Bonzano, allergologa della AULS e del Policlinico di Modena – L’allergia stagionale presenta un interessamento del naso, detto rinorrea, caratterizzato da perdita di liquido e sternuti, associata alla lacrimazione di entrambi degli occhi. Al contrario, il COVID19 comporta occlusione del naso e secrezioni negli occhi meno frequente e spesso ad inizio monolaterale. È fondamentale che i pazienti allergici proseguano le terapie antiallergiche a livello nasale e bronchiale e a livello sistemico già prescritte secondo le indicazioni del proprio medico di riferimento”