BOMPORTO- Invita alla riflessione e alla cautela Angelo Giovannini, sindaco di Bomporto:” Se allentiamo la presa adesso, rischiamo una seconda ondata”. Il sindaco racconta le criticità e le misure messe in campo per aiutare i cittadini.
Sono passati quasi due mesi dal decreto del 9 marzo che ha ampliato la “zona rossa” estendendola a tutto il Paese. Come ha reagito la città, i cittadini stanno rispettando le misure previste?
I cittadini hanno vissuto, come tutti noi, sentimenti di paura, ansia , preoccupazione e anche nervosismo: non è facile per nessuno, soprattutto con le belle giornate e la voglia di socialità, restare chiusi in casa. Nonostante questo, posso dire che la gran parte dei cittadini si è comportata bene.
Come sta affrontando l’emergenza la macchina comunale? Quali iniziative sono state messe in campo per aiutare i cittadini?
Abbiamo attivato un Iban per le offerte in denaro e un numero di “primo contatto”per dare assistenza alla popolazione, soprattutto ai soggetti più fragili. proprio per questi ultimi e per tutte quelle persone che non hanno la possibilità di uscire abbiamo inoltre istituito un servizio di spesa e farmaci a domicilio. Abbiamo consegnato a 132 famiglie i “buoni spesa” erogati dal Governo, stiamo ancora procedendo alla distribuzione sperando di poter raggiungere tutti e aiutare il più possibile le famiglie.
Sappiamo che la salute è la prima cosa, ma abbiamo pensato che fosse importante muoverci anche per quanto riguarda la cultura: attraverso la biblioteca comunale abbiamo messo a disposizione dei cittadini il prestito dei volumi con consegna a domicilio, le richieste possono essere inoltrate via mail. Inoltre, ogni martedì e venerdì sulla pagina Facebook della biblioteca, gli operatori pubblicano dei consigli di lettura e recensioni di libri.
I sindaci sono la prima frontiera delle richieste dei cittadini, cosa chiedono?Aiuti economici, aiuti per la gestione dei parenti anziani o dei bambini, esoneri particolari?
Se parliamo di richieste ufficiali, sicuramente le domande più frequenti sono inerenti ai buoni spesa e ai farmaci. Per il resto le richieste sono state le più disparate, per la maggior parte giuste e legittime: dall’isola ecologica chiusa (scelta a mio avviso poco utile, soprattutto in questo momento) all’ufficio postale.
Quale è stata la maggiore criticità che, come sindaco, ha vissuto nella gestione della crisi?
Può sembrare ovvio, ma la più grande criticità è stata la grande mole di norme che abbiamo ricevuto, l’esigenza di comprenderle immediatamente, dare un’interpretazione immediata e cercare poi di spiegarla ai cittadini.
Cosa ci dobbiamo aspettare nella fase due?
Se allentiamo la presa, se molliamo adesso rischiamo una seconda ondata. I dati stanno andando sicuramente meglio, per fortuna, ma dobbiamo agire con prudenza
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