Corridoi per animali selvatici sulle strade già esistenti e su quelle di nuova progettazione per evitare danni agli animali stessi e alle persone. Lo chiede in un’interrogazione alla Giunta Giulia Gibertoni (Misto) dopo l’incidente mortale avvenuto la scorsa notte a San Lazzaro di Savena (Bologna) a causa di un cinghiale che avrebbe attraversato la carreggiata.
La consigliera riporta il caso dell’Olanda dove sono stati costruiti “i Wildlife bridges, veri e propri ponti per animali selvatici, progettati per favorire l’attraversamento delle autostrade alla fauna locale senza rischi e pericoli, né per i guidatori, né per gli animali”. Anche in altri paesi europei esistono questi “corridoi biologici in grado di mitigare il paesaggio invaso da opere di grande impatto ambientale come appunto un’autostrada e, allo stesso tempo, favorire il passaggio degli animali all’interno del loro habitat”. In Italia, continua la consigliera, esisterebbero solo “alcuni esempi sporadici come sull’autostrada del Carso in provincia di Trieste, dove sono stati costruiti quattro ponti verdi per favorire l’attraversamento dei caprioli”.
Gibertoni chiede quindi che il tema venga affrontato in modo più approfondito nel Prit 2025 “per i progetti di nuove infrastrutture in relazione al territorio attraversato” dove compaiono già “soluzioni di mitigazione o compensazione in base al tipo di fauna, ma non su opere esistenti”.