Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto Rilancio, con aiuti per 55 miliardi a famiglie e imprese. Tagliati 4 miliardi di tasse. Il premier Conte parla di “premessa per concretizzare la ripresa” dell’Italia. ‘Misure per reggere il colpo e ripartire’, afferma il ministro Gualtieri. Accordo tra Governo e regioni per velocizzare il pagamento della cig, direttamente dall’Inps. Intesa sulla regolarizzazione dei migranti ed emersione del nero, con la Bellanova che si commuove annunciando la misura. Gualtieri mette in evidenza invece l’arrivo di nuove norme per velocizzare i prestiti alle imprese. Arrivano 190 milioni di incentivi al personale sanitario. Arriva un “buono mobilità” fino a 500 euro per bici, segway e monopattini, e 331 milioni alla scuola anche per la didattica a distanza.
“Con le misure contenute nel dl Rilancio si vuole far sì che l’economia italiana possa “reggere il colpo ma cerchiamo anche di dare sostegno per la ripartenza. Sono sicuro che l’Italia ce la farà“. Così il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, a Unomattina su Rai 1.
La “principale misura” di riduzione fiscale presa con il dl Rilancio è lo stop alla rata Irap: “una misura importante di sostegno alle imprese, risultato di un dialogo positivo con l’associazione delle imprese”. “Un governo che prende misure per lavoratori e imprese deve ascoltare le posizioni di lavoratori e imprese. C’era una richiesta su questo e riteniamo giusto averlo fatto”, ha detto il ministro dell’Economia. “L’indennità per i lavoratori autonomi, la seconda tranche di 600 euro, arriverà immediatamente, appena il decreto andrà in Gazzetta, senza bisogno di fare domanda: tutti coloro che l’hanno già avuta avranno un secondo bonifico da parte dell’Inps”, ha aggiunto.
Il Decreto Rilancio stanzia “155 miliardi per far ripartire l’economia italiana”, ora “massimi impegno per far arrivare subito le risorse e rilanciare insieme il Paese”, aveva scritto ieri sera Gualtieri su twitter dopo il Consiglio dei ministri.
IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA
“Vi posso assicurare che ogni ora di lavoro pesava perché sapevamo di dover intervenire quanto prima. Abbiamo impiegato un po’ di tempo ma posso assicurarvi che non abbiamo impiegato un minuto di più di quello strettamente necessario per un testo cosi complesso”. Così il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa dopo l’approvazione del dl Rilancio. Il premier ha ricordato anche che per ora “i trasferimenti tra le Regioni sono congelati” e che per le riaperture farà un decreto legge e non un dpcm.
“Il decreto Rilancio arriverà in Parlamento. Con le forze di maggioranza ma spero anche con l’opposizione mi auguro che il decreto possa essere migliorato” ha aggiunto il premier. “C’è un Paese in grande difficoltà – ha continuato il presidente del Consiglio – quella di oggi è la manovra per fronteggiare questa fase che contiene delle premesse perché questa fase di ripartenza possa concretizzare una prospettiva di ripresa economica e sociale”
“Introduciamo misure di rilancio e sostegno alle imprese per una pronta ripartenza – ha precisato Conte – . Aiutiamo le famiglie che hanno figli, abbiamo un reddito di emergenza. Per i lavoratori le risorse sono cospicue, sono pari a 25,6 miliardi di euro. Introduciamo misure di rilancio e sostegno alle imprese per orientare l’economia ad una pronta ripartenza, c’è anche il reddito di emergenza per le fasce che hanno bisogno di una maggiore protezione e tagliamo 4 miliardi di tasse“.
“Ci sono 15-16 miliardi alle imprese – ha proseguito il premier – che verranno erogati in varie forme dalle più piccole fino alla possibilità di capitalizzare le più grandi. Tagliamo in pratica 4 miliardi di tasse per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato” con lo stop alla rata Irap di giugno.
“Per gli autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni separate Inps arriveranno 600 euro subito, perché saranno dati a chi ne ha già beneficiato. Spero possano arrivare nelle prossime ore, quando il decreto andrà in Gazzetta ufficiale, poi ci riserviamo di integrarli con un ristoro fino a 1000 euro“. “Dobbiamo semplificare e fare in modo che arrivino in modo semplice, rapido, veloce” le risorse stanziate. “Abbiamo pagato l’85% di cassa integrazione, quasi 80% di bonus autonomi, misure per 4,6 milioni di lavoratori. Abbiamo lavorato per rendere meno farraginosi i passaggi e confidiamo di recuperare il tempo perduto, avendo snellito la procedura”. Ci sono poi 1,4 miliardi per università e ricerca e l’assunzione di 4000 nuovi ricercatori.
“Confidiamo di erogare gli ammortizzatori ancora più speditamente di come accaduto fino ad adesso. Non ci sono sfuggiti i ritardi e cerchiamo di rimediare” e poi Conte ha aggiunto che c’è “per la sanità un intervento cospicuo, pari a 3 miliardi e 250 milioni”.
E’ “corposo” secondo quanto riferito da Conte in conferenza stampa il pacchetto turismo nel decreto Rilancio, con un tax credit “fino a 500 euro per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro. La prima rata Imu è abbonata per alberghi e stabilimenti balneari. Ristoranti e bar potranno occupare suolo pubblico non pagando la Tosap anche grazie alla collaborazione con Anci. E c’è un occhio di attenzione per i nostri artisti”. Per l’occupazione di suolo pubblico “Bar e ristoranti non pagheranno la Tosap, grazie alla collaborazione con l’Anci.
“Fare oggi uno sconto fiscale per tutte le imprese”, come accade nel dl rilancio, “significa erogare una forma indiretta di liquidità, significa lasciare nelle casse delle società delle somme di danaro. Non abbiamo definito una riforma del sistema fisco, è un intervento una tantum. Il nostro obiettivo è affrontare in prospettiva una più complessiva riforma del fisco ma non possiamo farlo in questa condizioni. Bisogna affrontare prima l’emergenza”, ha precisato Conte.
Le ulteriori 9 settimane di Cig in deroga che le imprese potranno richiedere fino a ottobre saranno gestite direttamente dall’Inps, saltando il passaggio con le Regioni. Lo prevede la norma frutto dell’accordo con i governatori per accelerare l’erogazione del beneficio che entra nel dl Rilancio. L’impresa farà domanda direttamente all’Insp che, in 15 giorni dall’arrivo dell’istanza erogherà un anticipo dell’assegno del 40%.
Arrivano 190 milioni di incentivi al personale sanitario. Nell’ultima bozza circolata, la norma per i premi a medici e infermieri è cambiata rispetto alle bozze precedenti. Lo stanziamento, spiegano dal governo, ammonta adesso a 190 milioni di euro.
“Con il Decreto rilancio, la Difesa viene potenziata maggiormente contro il Covid”. Lo sottolinea il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, che sottolinea come 100 milioni di euro siano stati stanziati, tra l’altro, per incrementare il personale di Strade sicure di 500 unita’ e per aumentare a 40 le ore di straordinario per i militari in operazione. Risorse integrative anche per lo straordinario di medici e infermieri militari. Valorizzazione, inoltre, dei 3 ospedali militari.
Trovato l’accordo sui migranti. Sulla regolarizzazione degli stagionali “non si è consumata una battaglia cruenta, è un provvedimento complesso, che richiedeva una attenta valutazione. Da parte del M5S è stato richiesto un supplemento di valutazione, anzi vorrei ringraziare il Movimento 5 Stelle perché abbiamo approfondito alcuni aspetti”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Conte annunciando l’accordo trovato sulla questione dei migranti per i quali è stata chiesta la regolarizzazione. “Non è un problema di numeri, è di sostanza. I principi esiliano qualsiasi considerazione sui numeri” delle regolarizzazioni. E’ un risultato importante e anche una battaglia di civiltà”. “Non ho fatto uno studio esatto dei numeri ma sono numeri molto più limitati” di 600mila migranti da regolarizzare. “Se ci abbandonassimo alle comparazioni, credo che i governi di centrodestra abbiano regolarizzato 877 mila migranti, quelli di sinistra oltre 500mila. Se sono numeri sbagliati chiedo preventivamente scusa. Ma non è un problema di numeri, è di sostanza”.
A margine della conferenza stampa per le comunicazioni relative al dl Rilancio, il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi ha commentato: “Oggi è un giorno storico per l’Università e la Ricerca. Con il ‘Decreto Rilancio”, il governo investe circa un miliardo e 400 milioni di euro sul futuro dell’Italia”. “Ecco una grande opportunità per i giovani talenti italiani – ha sottolineato Manfredi -. Se i nostri cervelli all’estero vorranno rientrare per aggiungere anche il loro contributo alla rinascita del Paese, a breve avranno tutti le possibilità per farlo, anche perché l’assegnazione dei nuovi 5600 posti da ricercatore rappresenta il più grande piano nella recente storia italiana. È soprattutto con il merito, la competenza e il talento dei nostri giovani che potremo infatti rilanciare l’Italia e vincere la sfida sanitaria, economica e sociale contro il coronavirus. Guardiamo al futuro partendo dai giovani e dalle competenze”.
“Per le imprese dei settori ricettivi per affrontare le spese per adeguarsi ai nuovi requisiti stanziamo ben 2 miliardi” ha precisato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in conferenza stampa. “Sosteniamo famiglie e imprese in un momento difficile, ma anche gettiamo le basi per la ripartenza e la ripresa” ha aggiunto Gualtieri che si è soffermato sulle misure di sostegno al reddito, allargate “affinché nessuno sia lasciato solo , dipendenti e autonomi, e le famiglie più in difficoltà”. “Mi piace che nel Dl Rilancio ci sia un sostegno al reddito per tutti quelli che non ce l’hanno per colpa del coronavirus – ha sottolineato – ma anche che ci sia il maggior finanziamento della storia all’Università e alla ricerca, per finanziare il nostro domani e non solo il presente”. Le banche saranno più veloci nel concedere i prestiti garantiti dallo Stato. E il ristoro diretto alle imprese, fa sapere Gualtieri, arriverà a giugno insieme al “mancato pagamento” dell’Irap. “E’ perfettamente vero che nei prestiti alle piccole imprese c’è stata troppa lentezza da parte delle banche, non siamo stati affatto contenti. In alcuni casi ci sono volute poche ore, in altri diversi giorni: le norme consentono erogare i 25.000 euro in 48 ore – ha precisato – . Con questo decreto e con la conversione del dl liquidità ci saranno nuovi emendamenti per rafforzare il provvedimento e rendere più celere la concessione liquidità”. Nel Dl Rilancio “c’è il sostegno alla capitalizzazione delle pmi che contribuisce, con risorse pubbliche, sia a sostenere le perdite, sia ad affrontare uno dei nodi strutturali del nostro sistema produttivo, la scarsa capitalizzazione” ha concluso il ministro.
Il decreto Rilancio stanzia “6 miliardi” per gli indennizzi alle imprese “che fatturano da zero a 5 milioni di euro e che hanno avuto un calo di fatturato del 33%, sostanzialmente la totalità”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli al termine del Cdm. L’indennizzo andrà “da 2mila euro a fino a oltre 40mila euro per le imprese che hanno perso la capacità di fatturare”. Il decreto “ripropone il bonus da 600 euro per una mensilità per la medesima platea del Cura Italia ma lo amplia per una terza mensilità per alcune platee più colpite dalla crisi” con “uno stanziamento ulteriore di quasi 4,5 miliardi” ha precisato Patuanelli.
Con il dl Rilancio sono previste altre 4.200 borse per le scuole di specializzazione in medicina, in collaborazione con il ministero dell’Università. Lo ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. Con gli stanziamenti previsti dal dl Rilancio, i posti in terapia intensiva “aumentano del 115%: si passa così stabilmente dai 5.179 posti prima dell’emergenza pandemica ad oltre 11.000 posti”ha aggiunto Speranza.
Dei 3,25 miliardi destinati alla Sanità dal dl Rilancio, “240 milioni saranno destinati a nuove assunzioni, tra le quali quelle di 9.600 infermieri destinati al territorio”, ha aggiunto Speranza.
Il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia ha annunciato al termine del Cdm che la “semplificazione e l’accelerazione delle procedure per la concessione della Cassa integrazione in deroga entrano nel decreto rilancio. Il consiglio dei ministri ha accolto infatti la proposta sulla quale eravamo giunti ad un accordo al termine di un confronto con le Regioni e con la ministra Catalfo. Una soluzione frutto di una positiva collaborazione istituzionale che va incontro alla necessità di modificare delle procedure non adatte all’emergenza che stiamo affrontando e che sarà a vantaggio di molti lavoratori e imprese in questo momento di difficoltà”.
“Per contrastare il rischio di un aumento della disoccupazione, oltre alla proroga dello stop ai licenziamenti per altri 3 mesi, è stata inserita nel decreto una misura da me fortemente voluta grazie alla quale le imprese possono destinare una quota parte delle ore alla formazione dei lavoratori, che saranno pagate dallo Stato (compresi i contributi previdenziali e assistenziali) grazie ad un apposito “Fondo formazione” finanziato con 230 milioni di euro”, scrive su Favebook il ministro del Lavoro Catalfo.
Il ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini in chat con le associazioni del settore ha sintetizzato le misure per il settore contenute nel dl Rilancio:bonus vacanze per le famiglie con un reddito non superiore ai 40 mila euro, stop alla prima rata dell’Imu per le imprese alberghiere e stabilimenti balneari e non solo per un valore complessivo di 4 miliardi di euro. (Ansa)