Promossa la Regione, rimandato il governo. È questa la fotografia degli interventi dei rappresentanti degli stakeholders che hanno preso la parola nel corso dell’udienza conoscitiva tenuta dalla commissione Politiche economiche, presieduta da Manuela Rontini, in merito al progetto di legge che prevede interventi destinati al sostegno finanziario delle imprese emiliano-romagnole, di cui sono relatori, rispettivamente di maggioranza e di minoranza, Palma Costi (Pd) e Stefano Bargi (Lega).
Il provvedimento legislativo – ha ricordato la relatrice Palma Costi – intende avviare un intervento pubblico per garantire alle imprese la liquidità necessaria sia per affrontare la fase di sospensione o drastica riduzione dell’attività, sia per agevolare la fase di riavvio. L’obiettivo – ha precisato – è garantire l’accesso al credito a breve termine tramite l’utilizzo di risorse regionali fino ad ora destinate agli investimenti. A tal fine, la Giunta prevede di estendere ai finanziamenti destinati all’approvvigionamento delle scorte e al reintegro del capitale circolante i benefici che la Regione attualmente riconosce, tramite i Consorzi fidi (Cofidi), alle imprese del commercio, dei servizi, della somministrazione di alimenti e bevande e del turismo. L’esecutivo regionale, altresì, dispone di finanziare, tramite il Fondo Foncooper, anche interventi per la liquidità a favore delle cooperative, senza limiti dimensionali. La Regione, inoltre, incentiva progetti di investimento per la riqualificazione e innovazione degli stabilimenti balneari con contribuiti a fondo perduto alle imprese, nell’ottica di promuovere e rilanciare il turismo balneare qualificando e innovando l’offerta balneare della costa. Viene sospeso, infine, il divieto di vendite promozionali nel periodo antecedente ai saldi estivi 2020 e vengono prorogati fino al 31 dicembre 2020 gli organi di governo delle Destinazioni turistiche e l’entrata in vigore del Codice identificativo di riferimento delle attività extra alberghiere (agriturismi, bed&breakfast, etc). L’agevolazione dell’accesso al credito è estesa anche alle imprese e agli enti del terzo settore nonché agli enti religiosi civilmente riconosciuti che svolgono attività di interesse generale. Si tratta – ha specificato la relatrice – di enti che non in tutti i casi possono definirsi imprese e che, pertanto, non accedono alle misure che la Regione ha attivato con successo per fronteggiare la crisi di liquidità creata dall’attuale emergenza epidemiologica.
La proposta di legge, ha ricordato il relatore di minoranza, Stefano Bargi, è pensata per consentire ai Cofidi di dare garanzia alle imprese non solo per gli investimenti ma anche per ottenere iniezioni di liquidità. Riguardo allo strumento utilizzato dalla Regione, cioè il bando pubblico, il consigliere ha evidenziato come le minoranze avessero suggerito di adottare un modello “a sportello”, più efficace per integrare il fondo con continuità. Riguardo all’azione del governo, infine, il relatore di minoranza ha espresso delusione per l’esiguità degli interventi a fondo perduto contenuti nelle misure economiche e finanziarie finora approvate.
Compatto il mondo della cooperazione nell’esprimere apprezzamento per l’intervento legislativo della Regione e nel criticare il governo per i perduranti ritardi nell’erogazione della cassa integrazione. Pierlorenzo Rossi (Confcooperative ER) ha evidenziato come la liquidità immediata alle imprese cooperative garantita dalla rimodulazione del fondo Foncooper consentirà, ad esempio, un immediato ristoro di capitali per tutte quelle che hanno anticipato la cassa integrazione ai soci-dipendenti. Rossi, inoltre, ha richiamato l’attenzione sulla situazione di estrema difficoltà in cui versano le cooperative e le imprese che operano nel settore dei servizi, specie quelle dei comparti sociale, scolastico e culturale, fra le più colpite dalla crisi causata dalla pandemia. Riguardo alla revisione del fondo Foncooper, Massimo Mota (Alleanza Cooperative ER) ha sottolineato come l’intervento legislativo disposto dalla Giunta ne renderà più snello e, quindi, più rapido ed efficace il funzionamento. Particolare apprezzamento, poi, ha espresso per la decisione dell’esecutivo regionale di introdurre i voucher in vari comparti del settore dei servizi, misura che si sta rivelando utile e incisiva. Igor Skuk (Legacoop ER), infine, ha invitato l’esecutivo regionale, nell’assegnazione dei fondi, a tenere in dovuta considerazione che molte cooperative, pur avendo una bassa patrimonializzazione, hanno un’alta intensità di forza lavoro.
Riguardo al settore del commercio, Marco Pasi (Confesercenti ER) ha sollecitato il governo, e per quota parte anche la Regione, a garantire interventi finanziari a fondo perduto, data la gravità della crisi e la debolezza pregressa del settore, specie in relazione ai piccoli negozi di vicinato.
Per il terzo settore, infine, è intervenuto Luca Conti (Acli ER), che ha espresso apprezzamento per le misure varate dalla Regione, invocando, però, interventi a fondo perduto, data la diffusa debolezza di molte realtà associative no profit, per non rischiare di perdere una parte consistente del prezioso tessuto associazionistico capillarmente diffuso sul territorio regionale.
In chiusura, la presidente Rontini ha ricordato che il progetto di legge sarà licenziato dalla Commissione nella seduta di giovedì 21 maggio.