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L’Emilia-Romagna punta sulla ripartenza di agriturismi e fattorie didattiche

da | Mag 31, 2020 | Mirandola, San Prospero, Bastiglia | 0 commenti

L’assessore Mammi: “Siamo a fianco degli imprenditori e dei lavoratori di un comparto economico importante per l’Emilia-Romagna e in costante crescita. Subito misure per spingere la ripartenza dopo il lockdown e garantire soggiorni in sicurezza a tutti gli ospiti delle strutture”

Risorse fresche per 1,9 milioni di euro e la proroga a fine settembre dei bandi del Programma di sviluppo rurale da 7 milioni di euro. L’Emilia-Romagna punta sulla ripartenza dei 1200 agriturismi e delle oltre 300 fattorie didattiche attivi da Piacenza a Rimini e dal mare alla montagna, con un finanziamento regionale “una tantum” da un milione e 900 mila euro per sostenere nella fase 2 e far ripartire, in vista della stagione estiva, un settore duramente colpito dal lockdown dovuto all’emergenza coronavirus.

Accanto all’impiego di nuove risorse e sempre per rafforzare un comparto economico importante per tutto il territorio regionale, è stata decisa anche la proroga a fine settembre della scadenza per partecipare ai bandi del Programma di sviluppo rurale (Psr): 7 milioni di euro di finanziamenti per favorire la riqualificazione e l’ampliamento delle strutture ricettive e di servizio degli agriturismi.
E per garantire soggiorni in sicurezza a ospiti e operatori, la Regione ha stilato un apposito protocollo condiviso con associazioni, sindacati ed enti locali, con le misure anti Covid da adottare per la riapertura.

Le nuove misure economiche insieme all’azione della Regione Emilia-Romagna a sostegno della riapertura di agriturismi e fattorie, sono state illustrate oggi dall’assessore regionale all’agricoltura, Alessio Mammi, nel corso di una conferenza stampa, organizzata da Cia (Confederazione italiana agricoltori), con Cristiano Fini, presidente Cia Emilia Romagna e Massimo Bottura, presidente regionale dell’associazione agrituristica Turismo Verde.

“Quello degli agriturismi è un sistema molto importante per questa regione- spiega Mammi -. Solo l’anno scorso 160mila persone sono state ospiti di queste strutture con circa 450mila pernottamenti determinando un aumento complessivo del 6,8% dei soggiorni rispetto all’anno precedente.  È un sistema in crescita fatto di aziende in grado di ospitare al meglio e in tutta sicurezza turisti dalla nostra regione, dall’Italia e speriamo presto anche dall’estero e grazie all’impegno di tutti ci sono le condizioni per ripartire in tranquillità”.
“Gli agriturismi- chiude l’assessore- sono soprattutto un luogo di cultura dove c’è l’incontro tra terra e tavola, tra produzione e trasformazione in cibi di eccellenza per cui siamo famosi nel mondo, in posti bellissimi capaci di offrire soggiorni e vacanze adatti a tutti”.

I numeri di agriturismi e fattorie
Sono 1197 le aziende agrituristiche attive in regione e 300 le fattorie didattiche. In 308 strutture si può solo dormire, in 332 solo ricevere i pasti, mentre in 525 sono disponibili entrambi i servizi. Inoltre, 596 strutture agrituristiche offrono la possibilità di svolgere almeno una tra attività sportive, ricreative, culturali, didattiche.

All’inizio del 2020, con l’approvazione della normativa di settore, si è dato l’avvio anche all’enoturismo, attività svolta da aziende agricole che coltivano vite o producono vino e che offrono la possibilità agli ospiti di visitare le loro vigne e cantine, conoscere gli strumenti di coltura e produzione, degustare ed acquistare il vino.

Venendo ai dati nel 2019 il settore è cresciuto del 2,7% (38 unità) per quanto riguarda gli agriturismi attivi rispetto all’anno precedente. Sono aumentati i soggiorni del 6,8% sul 2018 e sono 159.285 i turisti che hanno deciso di scegliere questa tipologia ricettiva con 439.773 pernottamenti e una permanenza media di quasi 3 notti.  Un trend di crescita delle presenze superiore alla media di tutte le strutture ricettive, sia per il numero di turisti accolti (+6,8% contro un +1,2%), sia per tasso di permanenza, con un +3,9%, rispetto al totale delle strutture ricettive.

 

Le misure anti Covid
Anche per agriturismi e fattorie valgono le regole delle altre strutture ricettive per garantire la sicurezza: dalla sanificazione dei locali, al mantenimento della distanza, all’uso delle protezioni individuali per clienti e operatori, alla corretta informazione. Per l’affitto di singole stanze, con utilizzo di servizi igienici in comune, andrà posta particolare attenzione alle modalità di utilizzo e disinfezione dei servizi igienici e delle aree in comune. Anche qui sono vietati i buffet. In tutte le aree all’aperto saranno affissi cartelli informativi con le regole da rispettare per garantire la distanza interpersonale ed evitare gli assembramenti. Panchine, sedute, corrimano, giochi, ed arredi in genere saranno disinfettate quotidianamente. Per quanto riguarda le aree gioco all’aperto per i bambini vanno delimitate, indicando il numero massimo di bambini. Le attività di animazione possono essere realizzate solo in piccoli gruppi in accordo con il protocollo regionale sui Centri estivi. Se si svolgono all’interno le aree dovranno essere pulite e accuratamente disinfettate quotidianamente. Anche per intrattenimento, attività sportive, accesso alla piscina valgono le regole delineate nei protocolli regionali. Quindi no agli eventi di ballo e musica fatta eccezione per quelli di “ascolto”, sì alle attività sportive individuali nel rispetto delle distanze mentre per quelle a coppie o in squadre occorrerà attenersi alle indicazioni fornite al riguardo dal ministero dello Sport e dalla federazione per la pratica sportiva. Gli accessi alle piscine saranno limitati e regolamentati come necessario nei limiti delle capienze consentite. Lettini, sdrai ed altre sedute, saranno disinfettati giornalmente e comunque a ogni cambio di clientela. Gli ospiti delle strutture saranno tenuti a rispettare le regole attive per tutta la popolazione riguardo l’uso di guanti e mascherine. Il personale dovrà essere dotato di specifici dispositivi di protezione individuale (DPI) alcuni dei quali comuni a tutto il personale, altri differenziati in base al tipo di mansione svolta e al livello di promiscuità di ogni situazione lavorativa. Ciascun lavoratore dovrà ricevere formazione/addestramento necessario per il corretto uso e osservare le regole igieniche di sicurezza. Mascherine, guanti monouso e disinfettante per superfici dovrebbero essere disponibili, anche a pagamento, degli ospiti che ne facciano richiesta e devono essere applicate regole corrette di smaltimento.

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