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Loro a Mirandola e e lei a Poggio Rusco: la bimba non vede i nonni da mesi perchè è un’altra regione

da | Mag 29, 2020 | In Primo Piano, Mirandola, Concordia | 0 commenti

MIRANDOLA – Il confine li separa per appena due km che si trovano in un’altra regione, la piccola a Poggio Rusco e i nonni a Mirandola. E’ per questo che Ambra, 6 anni non li vede da mesi, dal quel  pimo marzo in cui sono stati vietati gli spostamenti tra regioni. Da allora il lockdown è finito, si può andare a lavorare, si può uscire per un apertivo, passare il tempo a chicchierare al centro anziani ma le visite ai congiunti di altre regioni, no, quelle sono ancora proibite. E poco importa che ci vadano di mezzoo i bambini, e che nei casi come quelli di Ambra, quando la distanza è davvero minima, ci sia una frontiera invisibile e invalicabile che si chiama burocrazia.

In tantissimi da Poggio veniamo in Emilia per lavoro, e questo è concesso, mentre non possiamo far visita ai parenti stretti. Così come mia figlia sono tanti i bambini in questa situazione – racconta la mamma, Francesca Galassi, impiegata in un’azienda di Concordia  – perchè tanti vivono a Poggio e a Concordia o a Revere e a Ostiglia-Melara, o a Moglia-Concordia.
Quello della mia famiglia non è un caso isolato; è una situazione che stiamo vivendo in tanti in questi territori dove è quasi più difficile trovare qualcuno senza parenti oltre confine che il contrario”

Addirittura c’è il caso di un compagno di classe di Ambra, che va a scuola a Poggio, che ha tutti, ma proprio tutti i parenti, nonna, zie e zii e tutti i cugini a Concordia: non li vede da mesi. E nessuno fa nulla.
Il caso di Ambra è stato raccontato nei giorni scorsi dal Corriere della Sera  e ha avuto rilevanza nazionale.  
Chiediamo quindi alla Galassi se ci siano state risposte istituzionali dopo la pubblicazione. “I sindaci della zona avevano già promosso azioni nelle settimane scorse, scrivendo a Fontana e Fonte, ma non hanno avuto grossi riscontri. Anche Anci Lombardia ha mandato una lettera a Conte e Fontana”.

Nella Bassa modenese non se n’è mai neanche parlato di chi a Mirandola o Concordia ha i parenti in Lombardia. “L’Emilia aveva pubblicato un’ordinanza che ammetteva accordi locali per sconfinare, ma la Lombardia non ha previsto questa possibilità. Mentre invece Emilia e Veneto si sono sono già accordate”

Ma ci sono motivi sanitari dietro questo lockdown continuo con la Lombardia?
Il problema è che la Lombardia è molto grande e non ovunque c’è la stessa situazione che si sta presentando a Milano, sia in termini di rischio/contatti/densità, né in termini di contagi effettivi. Se c’è un focolaio a Milano che tengano isolata Milano, non noi che siamo a 200 km.  La provincia di Mantova ad esempio ha avuto pochissimi casi negli ultimi giorni, anche zero. Eppure noi possiamo andare a Milano per fare un aperitivo, a 200 km, e non dai nonni a Mirandola perchè il confine è dopo 2 km “

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