Studenti e umarells vigilano sulla ricostruzione con Action Aid e Fondazioni bancarie. E’ stato presentato questa mattina il report “Sisma Emilia: ricostruzione trasparente”, curato da ActionAid e l’Associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia-Romagna (articolazione territoriale dell’Acri), nel quadro del progetto che vede i due enti collaborare insieme in una serie di azioni, finalizzate a garantire maggiore trasparenza nel processo di ricostruzione post sismica emiliana, che ha visto l’intero sistema delle Fondazioni di origine bancaria, rappresentato dall’Acri, intervenire con un contributo significativo a favore dei territori colpiti.
Alla conferenza stampa sono intervenuti, confrontandosi sul tema: Paolo Andrei, Presidente dell’Associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia-Romagna; Beatrice Costa, Responsabile del Dipartimento Programmi di ActionAid Italia; Giuseppe Guzzetti, Presidente dell’Acri-Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa; Enrico Cocchi, Responsabile dell’Agenzia Regionale per la Ricostruzione – sisma 2012; Maino Benatti, Sindaco del Comune di Mirandola; Giovanni Belluzzi, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola; Giorgio Siena, Dirigente scolastico dell’Istituto G. Luosi di Mirandola.
Le Fondazioni d’origine bancaria dell’Emilia-Romagna hanno co-finanziato la ricostruzione di più di 40 edifici danneggiati dal sisma che ha colpito l’Emilia-Romagna nel 2012, con un impegno complessivo superiore ai 20 milioni di euro che si aggiunge a quello della Regione Emilia-Romagna e dei privati coinvolti. Una parte del totale, pari a 5,7 milioni, è stata oggetto di una raccolta fondi specifica realizzata da Acri e rivolta a tutte le Fondazioni associate sul territorio nazionale. Tale raccolta fondi ha permesso il co-finanziamento specifico di 14 interventi sui 47 complessivi, di cui buona parte dedicati all’edilizia scolastica.
Per garantire la massima trasparenza e la partecipazione dei cittadini al processo di ricostruzione, l’Associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia-Romagna, sin dal 2014, ha affidato all’Organizzazione internazionale ActionAid il compito di monitorare le procedure di appalto relative ai 14 interventi co-finanziati da Acri.
La parte più innovativa del progetto è, senza dubbio, quella che vede i cittadini direttamente impegnati nel monitoraggio della ricostruzione delle opere. Riprendendo la popolare figura degli Umarells, che nell’immaginario collettivo bolognese ed emiliano identifica gli anziani pensionati che controllano i lavori nei cantieri, ActionAid, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e alla disponibilità del Comune di Mirandola, ha coinvolto i ragazzi dell’Istituto Giuseppe Luosi di Mirandola in una serie di laboratori di monitoraggio civico.
Gli studenti si sono esercitati per tre mesi sugli appalti di tre opere pubbliche, acquisendo competenze specifiche in diritto amministrativo, opendata journalism e video making. Hanno analizzato e visualizzato i dati di tre appalti, hanno fatto sopralluoghi nei cantieri intervistando funzionari e maestranze e hanno realizzato documentari del loro lavoro. Nel video di presentazione dei laboratori di monitoraggio civico è intervenuto anche Danilo Masotti, blogger e scrittore, autore del libro Umarells 2.0.
IL REPORT
I dati (ALLEGATO A) tracciano un panorama dettagliato e incoraggiante del processo di ricostruzione post sismica. Su un quadro economico complessivo di 43,5 milioni relativo ai 14 interventi monitorati, 9,6 milioni (5 interventi pari al 22,16% del totale) sono in fase di progettazione, 10,6 milioni (1 intervento, pari al 24,4% del totale) sono in fase di aggiudicazione, 11,1 milioni (4 interventi, pari al 25,59% del totale) sono in fase di esecuzione e 12 milioni (4 interventi, pari al 27,7% del totale) sono stati ultimati. Il progetto prevede anche l’elaborazione di una serie di report sulla regolarità delle procedure di appalto, di cui una prima edizione è stata prodotta a maggio del 2015 una seconda verrà realizzata entro maggio 2017.
“Poco più di un mese fa – ha detto Giuseppe Guzzetti, Presidente dell’Acri – insieme al Governo abbiamo lanciato un fondo per contrastare la povertà educativa minorile. Le Fondazioni di origine bancaria lo alimenteranno con 120 milioni di euro all’anno per tre anni. Abbiamo ritenuto, infatti, che in un mondo caratterizzato dall’economia della conoscenza e dall’innovazione mettere un bambino o un adolescente nelle condizioni migliori per apprendere è prioritario, non solo perché ognuno possa sperimentare le proprie capacità e far fiorire il proprio talento, ma perché questo rappresenta un investimento per il futuro del Paese. Anche per gli interventi post sisma in Emilia-Romagna i giovani sono stati la nostra priorità. Un proposito, questo, che sarebbe stato difficilmente praticabile senza un adeguato ripristino dei luoghi che per eccellenza li accolgono, cioè gli edifici scolastici. Così un impegno specifico le Fondazioni lo hanno posto su interventi in questa direzione, con la consapevolezza, peraltro, che le nostre forze non erano sufficienti, ma che era indispensabile collaborare efficacemente con l’attore pubblico, che ringrazio”.
“L’intervento delle Fondazioni di origine bancaria in seguito al tragico sisma del 2012 è stato immediato – spiega Paolo Andrei, Presidente dell’Associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia-Romagna e Presidente di Fondazione Cariparma – e ha destinato cospicue risorse al processo di ricostruzione.
Per questo credo sia di particolare rilevanza – prosegue Andrei – un’attenta attività di monitoraggio che, per i numerosi progetti co-finanziati da Acri, dia contezza e trasparenza circa l’avanzamento dei lavori.
Interventi in buona parte rivolti all’edilizia scolastica – conclude Andrei – e che pertanto interessano opere della massima importanza per molte comunità emiliane”.
“Siamo contenti che Acri abbia deciso di averci al proprio fianco in questo progetto, affidandoci una parte così importante del lavoro, con l’obiettivo di cercare di assicurare una ricostruzione trasparente e partecipata – ha dichiarato Beatrice Costa, Responsabile Dipartimento Programmi di ActionAid Italia – I laboratori di monitoraggio civico effettuati con gli studenti dell’Istituto Luosi costituiscono un’azione innovativa che speriamo di replicare altrove. Ci auguriamo che i ragazzi abbiano compreso l’importanza di essere cittadini attivi e consapevoli, per poter intervenire nella società circostante, provando a migliorarla ogni giorno”.