E’ Paolo Filetto il nuovo presidente delle Guardie ecologiche volontarie (Gev) della provincia di Modena. E’ stato eletto nei giorni scorsi dal consiglio dell’associazione che da 30 anni è impegnata nella difesa dell’ambiente e in particolare nella vigilanza di parchi ed aree protette, sulla caccia e la pesca e sull’abbandono rifiuti e la raccolta differenziata.
E dal 1 luglio le Gev svolgeranno la propria attività sulla base di una convenzione con l’Arpae e non più con la Provincia.
Il Corpo delle Gev rappresenta la più numerosa associazione modenese e tra le prime in Regione nel settore della vigilanza ambientale con i suoi 350 iscritti e oltre 50 mila ore di servizio volontario svolte in medie ogni anno.
Residente a Pavullo, Filetto è dottore forestale. Negli anni scorsi è stato anche direttore del Parco del Frignano e successivamente del Parco delle Casse di espansione del Secchia. Esperto ambientale e di aree protette, ex ufficiale degli Alpini, è impegnato da oltre 20 anni nel volontariato ambientale Gev e nella Protezione civile.
Le altre nomine
Il consiglio ha eletto anche come vicepresidenti Paolo Pettazzoni, presidente uscente e storico fondatore delle Gev di Modena. E Mario Rossi, comandante della Polizia municipale di Formigine, cofondatore delle Gev.
Economo è stato confermato Franco Zanasi, pensionato ex dirigente Bper. Lo affianca Massimo Lugli, ex Unicredit ora in pensione. Segretario provinciale è stato eletto Ivan Ballotta, pensionato ex funzionario Coop. Completano le cariche sociali gli organi di controllo con il collegio dei probiviri formato da Sergio Ferretti, imprenditore sassolese, Carlo Alberto Abagnato, ingegnere ambientale di Guiglia, e Libera Artioli, professionista di Modena. Revisore dei conti è Roberto Fangareggi, ex tesoriere della Bper. Il delegato alla Federger regionale sarà Paolo Gattei, volontario di Sestola.
La nuova convenzione
Dal 1 luglio le Gev e le circa 60 Guardie ecologiche volontarie di Legambiente (Gel) svolgeranno la loro attività sulla base di una convenzione con Arpae. Si trata della nuova agenzia ambientale della Regione, e non più con la Provincia come avveniva finora.
Le competenze sulle materie ambientali, infatti, sono passate dalla Provincia alla Regione, come previsto dalla legge di riordino dell’ente conseguente alla riforma Delrio sulle Province.