Prendendo spunto dal recente disastro ferroviario tra Andria e Corato, in Puglia, e allargando il discorso a tragedie a noi ben note, il consigliere di Bastiglia Antonino Spica richiama una riflessione su errori umani, superficialità e negligenze. Ecco la sua riflessione:
“La recente tragedia ferroviaria in Puglia, molto simile a quella di 11 anni fa a Crevalcore, e a cui va solidarietà e vicinanza ai familiari per l’immenso dolore della perdita di persone care, mi porta a riflettere e considerare alcuni aspetti.
In Puglia giustamente la Magistratura indaga sulle cause e la linea privilegiata è quella dell’errore umano e certo ci sta, ma appare riduttivo dinanzi alla burocrazia legata a fondi stanziati dal 2007 e stagnanti chissà dove e perché, e lavori bloccati non si sa per quale motivo; ma lasciamo appunto che la Magistratura faccia il suo corso auspicando giustizia certa per le innocenti vittime. Analoga situazione in Emilia col sisma 2012 dove gravi omissioni e superficialità ben evidenziate nel mio primo esposto di marzo, anche e non solo con la mappatura sismica INGV pubblicata in Gazzetta Ufficiale che a causa di chi minimizzò e sottovalutò quel documento, pochi mesi prima del sisma, avrebbe potuto evitare i crolli e le vittime: anche qui spero in un pronto intervento delle Procure a far luce e chiarezza sulle gravi omissioni. Anche nel sisma dopo le passerelle, ascoltammo il ritornello ‘non vi lasceremo soli’.
Stessa storia nel post alluvione del 2014, dove il non vi lasceremo soli, è accompagnato da chi da un lato si prodigò con spedita superficialità a colpevolizzare le nutrie minimizzando la mancata manutenzione ordinaria di competenza AIPO, e dall’altro lato dalla incapacità di chi dovrebbe oggi (come ieri) garantire la sicurezza del nodo idraulico. Anche in questo caso fondi stanziati per svariate decine di milioni di euro e lavori eseguiti col contagocce, perché ? Già prima del gennaio 2014, più volte sono stati mappati gli argini per evidenziare criticità, e ancora oggi dalla provincia, viene chiesto l’impiego di volontari – a cui va rispetto e gratitudine per l’abnegazione – per una nuova mappatura: ma in questi mesi estivi, quali lavori sono stati realizzati ? Poiché abbiamo – non tutti – la memoria corta, è bene ricordare l’impegno assunto pubblicamente al teatro di Bomporto in marzo dall’Assessore Gazzolo in presenza anche dei sindaci, di rendere pubblico il piano dei lavori e messa in sicurezza del nodo idraulico. Ma ad oggi non solo dei lavori non vi è traccia, ma neanche quel documento con la data di esecuzione prevista non è stato presentato, esiste davvero o è stato divorato dalle nutrie ? Se di errori umani si vuol parlare, si considerino anche gli errori umani dovuti a negligenza e superficialità, oltre all’incapacità di far fede agli impegni assunti. Ma in questo Paese Italia nessuno si dimette, nessuno riconosce la propria manifesta incapacità!”
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