Prezzi delle case in picchiata e mercato immobiliari in crisi nella Bassa Modenese, nonostante nel resto della provincia stia andando molto bene e le compravendite stiamo aumentando. La Bassa fa eccezione in negativo, scontando ancora gli effetti sul mercato immobiliare del terremoto e la scarsa attrattività di nuovi cittadini che non vengono a vivere qui.
I numeri
Ci sono state 2.898 compravendite, in tutta la provincia modenese, secondo semestre 2015 evidenziano infatti balzo dell’8,3% nel confronto con lo stesso periodo del 2014. Sono i dati dell’osservatorio dell’Agenzia dell’Entrate, in cui traina la ripresa Modena città (+22,8%), con oltre il 30% degli scambi e la macroarea “Pianura Secchia” (+21,7%). “In crescita, anche se con incrementi più contenuti, tutte le aree della provincia modenese, ad eccezione dell’area “Appennino Secch i a ” (- 25,2%) e della “Bassa Modenese” (-16,5%)”, si legge su Prima Pagina.
I prezzi calano
I prezzi della case calano in tutto il territorio provinciale (-1,1%). A Modena le quotazioni più alte si registrano nel centro storico (2.869 euro/mq) e nella zona semicentrale sud (2.094 euro/mq).
L’analisi delle quotazioni, spiega l’osservatorio dell’Agenzia delle Entrate, non ha considerato alcuni comuni gravemente colpiti dal terremoto, poichè per essi non è ancora possibile registrare intervalli di quotazioni attendibili.
Le macroaree del territorio provinciale sono state analizzate anche nella loro intensità, ovvero la percentuale di immobili “movimentati” in compravendita rispetto allo stock disponibile. Per quanto riguarda l’in t ero 2015, la maggiore dinamicità è nella Pianura Secchia (1,79%) e nel capoluogo (1,70%), a seguire Pianura Panaro (1,62%) e Pedemontana (1,55%). Rispetto allo stock disponibile, ad eccezione dei territori del cratere, sono i suoli collinari e montani a mostrare meno attrattività con indici che scendono al di sotto dell’1% (Frignano 0,82%; Appennino Panaro 0,77%; Appennino Secchia 0,70%).