Non solo la dichiarazione dello stato di emergenza e la sospensione del pagamento degli adempimenti tributari: occorre mettere in campo misure concrete per non lasciare sole le famiglie e le imprese danneggiate dall’alluvione. E’ quanto chiedono al sindaco e alla Giunta del Comune di Modena i consiglieri comunali del Pd Giulia Morini, Paolo Trande, Elisa Sala e William Garagnani.
Non solo tutti gli strumenti normativi previsti, ma anche impegni concreti per sostenere le famiglie e le imprese che hanno subito danni nel corso dell’alluvione del 19 gennaio scorso: i consiglieri comunali del Pd Giulia Morini, Paolo Trande, Elisa Sala e William Garagnani hanno presentato un ordine del giorno che – riferisce una nota del partito – invita il sindaco e la Giunta di Modena a non lasciare soli coloro che sono stati colpiti dall’inondazione che ha coinvolto, oltre ai comuni di Bastiglia e Bomporto, anche la zona di San Matteo, l’area circostante alla frazione di Albareto. Oltre ad esprimere solidarietà a chi è ha subito danni e ringraziamento verso tutti coloro che, professionisti e volontari, si sono adoperati per prestare soccorso, nell’ordine del giorno si chiede l’adozione di misure concrete sul piano dell’informazione, della manutenzione e della prevenzione.
“Chiediamo, innanzitutto – spiegano i consiglieri Morini, Trande, Sala e Garagnani – che vengano organizzati momenti di confronto e informazione pubblici per chiarire quanto accaduto il 19 maggio, ma anche durante le allerte successive. Anche gli organi competenti, in particolare l’Aipo, dovrebbero riferire pubblicamente sulla situazione delle aste fluviali dei fiumi Secchia e Panaro, in particolare sullo stato delle arginature e sulla loro manutenzione”. La messa in sicurezza del territorio è un’assoluta priorità: questo deve essere ribadito in tutte le sedi politiche ed istituzionali. “Occorre sollecitare il Governo – continuano i consiglieri Pd – perché vengano garantiti i fondi necessari agli interventi urgenti e perché vengano messe in campo risorse mirate alla lotta al dissesto idro-geologico a breve, medio e lungo termine”.
Tra le opere di più urgente realizzazione ci sono l’adeguamento, la manutenzione e il collaudo delle casse di espansione di Secchia e Panaro, il completamento delle opere su Tiepido e Naviglio e il costante presidio della tenuta degli argini.
Questo sul fronte tecnico, mentre su quello più propriamente politico occorre che i territori e le loro governance locali abbiano un peso maggiore nelle decisioni di agenzie ed enti regionali e interregionali. Infine, un aspetto non sempre tenuto in dovuta considerazione: “E’ necessario – concludono i consiglieri Morini, Trande, Sala e Garagnani – cercare le modalità adeguate per costruire un percorso che conduca la cittadinanza a sviluppare una forte resilienza rispetto ai rischi ambientali, in particolare rispetto al rischio idraulico, a partire per esempio dalla comunicazione ai cittadini dei contenuti del piano comunale di protezione civile, con particolare riferimento alle azioni di auto-protezione che ogni cittadino può adottare per salvaguardare la propria sicurezza in caso di necessità”.