L’incendio è durato poco (i pompieri ci hanno impiegato un’ora per spegnerlo), la preoccupazione dei finalesi è tanta e il confronto politico si annuncia molto aspro domani in Consiglio Comunale.
E se ancora nessuno si pronuncia sugli eventuali danni ambientali causati dell’incendio, ora che non si vede più il fumo nero scattate dalla ciminiera della Ecobloks è il momento della conta dei danni causati dall’incendio di alcuni filtri per le polveri, che sono notevoli. Ecco cosa spiega l’assessore Gianluca Borgatti: “Come Assessore all’Ambiente, alla presenza del Sindaco e della Giunta, oggi pomeriggio ho telefonato al presidente di Ecoblok per avere notizie in merito all’incendio di questa mattina. Mi ha detto che l’incendio è domato e che l’impianto è spento. Prima di tornare in funzione devono essere sostituite le parti irreparabilmente danneggiate e ripristinate tutte le condizioni di sicurezza ambientale”.
Aggiunge il sindaco “i danni subiti sono ingenti, sia all’impianto sia alle strumentazioni che rilevano le emissioni e che sono collocate sul camino incendiato. Per questo motivo la produzione è stata interrotta e l’impianto resterà spento fino a settembre, e comunque fino a quando non verranno ripristinate le condizioni di sicurezza, sia per gli operatori che per l’ambiente circostante”.
E per finire Borgatti aggiunge una nota polemica personale:
“Questa mattina non appena si è sparsa la notizia mi sono recato sul posto assieme al nostro Sindaco e siamo rimasti la per ore, così come avevamo fatto nei giorni scorsi in occasione dell’altro incendio alla centrale Enel. Ieri mattina siamo andati a Modena alla Conferenza provinciale dei Servizi sulla discarica a difendere le ragioni della nostra comunità. Sono dieci giorni che viviamo come monaci della politica in servizio permanente effettivo giorno e notte. Personalmente non mi lamento, non me l’ha ordinato il dottore e, rispetto a coloro che per le stesse idee sono tornati a piedi dalla Russia, faccio ben poco. Tuttavia vedo sui social atteggiamenti che non mi piacciono. Contro il “Polo pattumiera” abbiamo battagliato per anni. E continueremo a farlo. Seguite il consiglio di Mao Tze Tung: puntate i vostri fucili sul quartier generale e aprite il fuoco. SI tratta solo di capire – chiude l’assessore- di chi sono le responsabilità politiche….”