Tanti avevano auspicato che si accertasse presto se nelle scuole Frassoni ci fosse o no cemento depotenziato come emergeva da alcune intercettazioni, ma così non è stato. A settembre i ragazzi finalesi non entreranno in quella scuola, che resterà chiusa.
Lo stabilisce la procura di Modena che si prepara a prelevare campioni di cemento dagli stabili e confrontarli con quelli approvati prima dell’inizio del cantiere. Una verifica che, si legge su Trc, “non riguarderà soltanto le Frassoni ma si estenderà anche ad altre cinque costruzioni, tutti capannoni industriali nati nella Bassa modenese dopo le devastanti scosse del maggio maggio 2012. Al centro dell’inchiesta vi sono due aziende; la Betonrossi di Piacenza, fornitrice del cemento, e la AeC di Modena, l’impresa che ha realizzato gli edifici. Secondo le indagini sarebbe stato utilizzato calcestruzzo impastato con troppa acqua e sabbia, la cui tenuta sarebbe pertanto scarsa rendendo possibili crolli improvvisi soprattutto in corrispondenza di fenomeni sismici”.