Approvato il bilancio a Finale Emilia. Si chiude così la partita che aveva portato al commissariamento su questo tema pochi mesi prima delle elezioni. Ieri il consiglio comunale ha votato il rendiconto 2015, cosa che l’ultima Giunta Ferioli non era riuscita a ottenere.
Ora è molto chiara la situazione con cui il centrodestra governerà quest’anno Finale Emilia, e che l’assessore Gianluca Borgatti sintetizza con amarezza così:
“Trasporto scolastico, euro lasciati in cassa dalla giunta di sinistra: zero.
Educatori di sostegno per portatori di Handicap, euro lasciati in cassa dalla giunta di sinistra: zero.
Insegnanti per asilo nido, euro lasciati in cassa dalla giunta di sinistra: zero.
Trasporto scolastico, euro lasciati in cassa dalla giunta di sinistra: zero.
Lavori di manutenzione alle strade euro lasciati in cassa dalla giunta di sinistra: zero.
Lavori di manutenzione al verde pubblico, euro lasciati in cassa dalla giunta di sinistra: zero.
Lavori pubblici: euro lasciati in cassa dalla giunta di sinistra: zero.
Progetti esecutivi per la ricostruzione di edifici pubblici realizzati dalla giunta di sinistra: zero.
Giudichino i finalesi – invita Borgatti – se coloro che ci hanno preceduto e che hanno condotto la nostra comunità al collasso e al disastro attuale hanno il diritto di fare polemiche su questioni di pura fantasia. Il loro posto è stare in vergogna nel dimenticatoio per almeno tre generazioni”
Chiusi i conti c’è da lavorare, incalza l’oposizione ricordando che la luna di miele concessa ai neoeletti è finita.
“Ora la giunta Palazzi ha tutti gli strumenti per lavorare e – scrive Stefano Lugli di Sinistra Civica- deve iniziare ad indicarci quali sono le sue proposte per il futuro. Da questo momento in poi ricordare gli errori della precedente amministrazione non è più sufficiente”.
Il bilancio visto dall’opposizione di sinistra è “un pugno nello stomaco: in termini inequivocabili ha evidenziato tutta la gravità della situazione economica di un ente che alle difficoltà finanziarie unisce un disordine organizzativo che amplifica i problemi che ci sono.
Fin qui la cronaca, perché il dibattito tra i consiglieri ha mostrato un teatro dell’assurdo con una maggioranza obbligata a votare un bilancio che, quando era opposizione, ha duramente contestato, e un Pd che ha votato a favore di un documento economico proposto da un’altra maggioranza ma di cui porta la paternità politica.
Distinguo non indifferenti anche dai banchi della maggioranza, con il consigliere Tralli che non ha partecipato al voto e il presidente del consiglio Boetti che si è astenuto.
Il mio voto – chiude Lugli – è stato contrario, perché il rendiconto non è un mero dato tecnico, ma è la traduzione contabile di scelte politiche che non abbiamo condiviso, che si sono rilevate fallimentari e che hanno contribuito a portare Finale Emilia nella difficile situazione che oggi viviamo”